Il campionato di Serie A si è fermato per lasciare spazio ai playoff dei Mondiali in Qatar del 2022, con l’Italia impegnata nella sfida alla Macedonia del Nord nella semifinale di domani, giovedì 24 marzo, alle 20:45. Ai microfoni di Radio Marte è intervenuto il Presidente dell’AIAC, l’Associazione italiana Allenatori di Calcio, Renzo Ulivieri, per parlare non solo della nazionale, ma anche degli allenatori in lotta per lo scudetto.
Sull’Italia: “Sono fiducioso ma anche preoccupato, ormai siamo arrivati al “o noi o gli altri”, speriamo vada bene. Mi preoccupa più la prima partita della seconda. Vinciamo e poi vediamo dove e con chi si gioca.
Sulla lotta Scudetto: “Chi è lì davanti si equivale, conterà la tenuta dal punto di vista mentale. Spalletti ha fatto il suo dovere finora, sia sul punto di vista dei risultati che del gioco. Si è vista una squadra sempre con grande tenuta di campo, che sapeva verticalizzare. Allenatori che fanno giocare bene o quelli vincenti? Non c’è contraddizione, l’essenza nel calcio è far entrare la palla nella porta avversaria e non nella nostra.
Sulla ‘lite’ tra Mourinho e Zeman: “Il portoghese ha abituato a cose estemporanee, da Zeman abbiamo imparato tanto e anche copiato ma oggi il calcio è cambiato, si allenano più i principi che gli schemi. Allegri e Spalletti sono stati gli allenatori nuovi, ora ci sono ancora più nuovi, come per esempio Dionisi. I big però non si sono fermati ai loro tempi, si sono aggiornati. Anche perché alla velocità del calcio chi si ferma in 2 anni diventa vecchio.
Sull’elezione di Lorenzo Casini come Presidente della Lega Serie A: “Non so, deve conoscere ancora questo mondo. Non è una Lega facile da gestire, indubbiamente però ha bisogno di cambiare. Bisogna iniziare a modernizzare e adeguarsi alle norme del Governo. Le idee nuove poi vedremo se sono realizzabili o meno. Il tifoso va sempre salvaguardato. Mini torneo ad Abu Dhabi? Si può anche fare, se ci sono i tempi”, riporta Napoli Magazine.