Le dimissioni di Alfredo Trentalange aprono un posto vacante al comando dell’AIA. Secondo quanto riporta La Gazzetta dello Sport, è già cominciato il toto nomi per decidere chi sarà il nuovo presidente dell’Associazione Italiana Arbitri. Le dimissioni di Trentalange arrivano dopo il caso D’Onofrio, il procuratore arrestato per traffico internazionale di droga. Questo caso eclatante non poteva non lasciare alcun segno nell’organigramma organizzativo degli arbitri italiani e potrebbe portare ad altre conseguenze.
Trentalange ha preso in carica il ruolo di presidente AIA nel febbraio del 2021. Le sue dimissioni sono risultate quasi obbligatorie, dato che anche la procura federale ha riconosciuto una responsabilità da parte di Trentalange nel caso D’Onofrio. Secondo il procurato federale Chinè, Trentalange avrebbe omesso ogni iniziativa per accertare i reali requisiti professionali e di moralità di D’Onofrio. Questa situazione paradossale, ha spinto l’ex presidente AIA alle dimissioni, lasciando un vuoto di potere che nelle prossime settimane deve essere colmato. Oltre al nuovo presidente, molto probabilmente l’AIA dovrà cambiare anche assetto interno, per evitare altre polemiche.
Come riporta La Gazzetta dello Sport, c’è già una rosa di nomi che potrebbe contenere il futuro presidente AIA. Il primo nome è quello di Roberto Rosetti, ex arbitro. Attualmente ricopre il ruolo di presidente della Commissione Arbitri della UEFA. Altro ex arbitro, che potrebbe rivelarsi come figura ideale, è Nicola Rizzoli. L’ex arbitro bolognese è stato uno dei più importanti degli ultimi vent’anni, arrivando a dirigere sia la finale di Champions League che quella del Mondiale nel 2014 in Brasile. Il terzo nome, che potrebbe diventare presidente AIA, è Gianluca Rocchi. Anche lui è stato uno degli arbitri italiani più importanti dell’ultimo decennio e attualmente è designatore arbitrale per i campionati di Serie A e Serie B.