Addio ad Antonio Juliano, si è spento lo storico capitano del Napoli

Napoli piange la morte di Antonio Juliano: 'Totonno' si è spento all'età di 80 anni

Napoli piange la morte di Antonio Juliano: 'Totonno' si è spento all'età di 80 anni (Getty Images) - calcioinpillole.com

Si è spento all’età di 80 anni lo storico capitano del Napoli, Antonio ‘Totonno’ Juliano. Una vita al servizio della squadra della sua città. 

Oggi è un giornata di grande lutto per la città di Napoli e il club azzurro. Si piange la morte di Antonio Juliano, detto ‘Totonno’, quello che è stato capitano della squadra partenopea per ben 12 stagioni. Ma non soltanto calciatore. Juliano è stato anche dirigente al Napoli, lo stesso che ha contribuito all’arrivo di Diego Armando Maradona in squadra. Juliano si è spento dopo l’aggravarsi delle sue condizioni di salute, che da tempo erano parecchio precarie. Il club Napoli ha omaggiato il suo capitano con un bel pensiero sui proprio canali ufficiali: “È una delle giornate più brutte della storia del Napoli e dei suoi tifosi. Si è spento Antonio Juliano, che per due decenni è stato il Napoli. Per coloro che non lo abbiano conosciuto vale la pena farsi raccontare chi sia stato e cosa abbia rappresentato per la nostra città. Ciao, Totonno!”. 

Juliano, la sua storia a Napoli

Antonio Juliano a Napoli c’è nato, e ha presto scelto di dedicare la carriera alla squadra della sua città. Al Napoli c’è arrivato giovanissimo dalla Fiamma Sangiovannese. E c’è rimasto indossando la maglia azzurra dal 1961 al 1978. Sono 505 le presenze complessive nel club campano. E, come accennato, è stato capitano del Napoli per 12 stagioni. In Serie A ha esordiato il 17 febbraio del 1963, contro l’Inter. Fu un giovane Pesaola a regalargli quella prima straordinaria occasione. Con la maglia del Napoli ha vinto due Coppe Italia, una Coppa delle Alpi e una Coppa Italo-Inglese. Da sottolineare anche l’impegno in Nazionale. Sono 18 le volte che ha indossato la maglia azzurra, con cui è stato Campione d’Europa nel 1968 e vice campione del mondo nel 1970. L’addio al calcio lo ha però dato con la maglia del Bologna, ma solo a quello giocato.

Poco tempo dopo, infatti, è tornato al Napoli da dirigente, recitando un ruolo fondamentale nell’acquisto di Diego Armando Maradona nel 1984. Un anno dopo l’arrivo del fuoriclasse argentino ha lasciato il Napoli per alcuni screzi con Ferlaino. L’anno dopo ha ripreso il club azzurro in Serie B, da Direttore Generale. Era la stagione 1998-99. Dopo di quella ha deciso di lasciare definitivamente il mondo del calcio.