L’episodio di razzismo Acerbi-Juan Jesus non è il primo contro il brasiliano: il precedente
Ben dodici anni fa il precedente con protagonista lo stesso Juan Jesus: non si trattava di Acerbi, ma di un famosissimo ex Serie A
Il caso che sta coinvolgendo i difensori di Inter e Napoli Acerbi e Juan Jesus, il primo accusato dal secondo di un episodio di razzismo nella giornata in cui la Lega Serie A stava promuovendo la campagna ‘Keep Racism Out‘, ha scosso l’opinione pubblica italiana e non solo.
Nella giornata di ieri il difensore nerazzurro ha negato di aver proferito epiteti razzisti nei confronti di Juan Jesus, ma quest’ultimo ha replicato con un post in cui ha attaccato Acerbi per aver cambiato versione dei fatti e in cui ha scritto le parole offensive e razziste che il difensore della Nazionale Italiana gli avrebbe detto, ovvero le seguenti: “Vai via nero, sei solo un neg*o“.
Quello tra Acerbi e Juan Jesus non è il primo di caso di razzismo contro il brasiliano: il precedente nel 2012
Questo, però, non si tratta del primo caso in cui Juan Jesus ha annunciato di aver ricevuto degli insulti razzisti. Il difensore del Napoli, infatti, lo aveva già fatto dieci anni fa, nel maggio 2014, intervenendo nel programma ‘Esporte Espectacular‘ e rivelando un episodio avvenuto durante un Argentina-Brasile di due anni prima – 9 giugno 2012 – terminato 4-3 per l’Albiceleste grazie a una tripletta di Lionel Messi.
Infatti, secondo quanto raccontato dal centrale che ai quei tempi militava proprio nell’Inter, in quella partita l’attaccante argentino Gonzalo Higuain – a quei tempi al Real Madrid, solo nel luglio 2013 sarebbe passato al Napoli – gli avrebbe rivolto la seguente, deplorevole, frase: “Vattene da qui negretto, vattene scimmietta“.
Le dichiarazioni di Juan Jesus sull’episodio
Di seguito, le dichiarazioni che Juan Jesus aveva rilasciato nel 2014 durante il programma ‘Esporte Espectacular‘: “In una giocata, rubai palla a Higuain. Era una giocata normale ma lui si rivolse a me e mi disse: ‘Vattene da qui neg*etto, vattene scimmietta’. Mi sono fermato per dieci secondi, immobile, pensando: ‘Ma è un personaggio conosciuto in tutto il mondo per la persona che è, per le sue qualità’. Mi sono sentito triste, impotente, non sapevo cosa fare“.
Quello tra Acerbi e Juan Jesus, dunque, non è stato il primo caso di razzismo che il difensore brasiliano si è trovato costretto a vivere sui campi da calcio. Speriamo, però, che sia stato l’ultimo non solo per quanto riguarda il centrale del Napoli ma per tutto il mondo: episodi del genere non sono più tollerabili.