L’11 gennaio 1914, a Reggio Calabria, sessantuno impiegati pubblici della città fondano la Reggina Calcio, o meglio, l’Unione Sportiva Reggio Calabria. Nel 1922 arriva il riconoscimento della FIGC, ma sotto il nome di Reggio Foot Ball Club, e in quegli stessi anni la squadra si stabilisce nel suo primo stadio, il Lanterna Rossa. I primi trent’anni di storia, la Reggina li trascorre giocando nei campionati interregionali. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, nella stagione 1945/1946, il club calabrese è ammesso alla Serie C, per meriti sportivi. Resta nella terza serie del calcio professionistico fino al 1952, quando subisce la retrocessione d’ufficio per tentato illecito.
La Reggina Calcio, da quel momento, inizia una lenta risalita, che culmina nella stagione 1964/1965. Sotto la guida tecnica di Tommaso Maestrelli, i granata del presidente Oreste Granillo conquistano una storica promozione in Serie B. E l’anno successivo sfiorano, al loro primo anno in cadetteria, una incredibile promozione in Serie A. Finiscono al quarto posto, ad un solo punto dal Mantova terzo. L’appuntamento con la storia è rimandato, di oltre trent’anni.
Alla fine della stagione 1973/1974 la Reggina Calcio retrocede in Serie C, e i quindici anni successivi saranno durissimi. Finisce due volte in Serie C2, e rischia di scomparire: nel 1986 la salva un gruppo di giovani imprenditori, capeggiati da Pasquale Foti. Nel 1988, con Nevio Scala in panchina, i calabresi tornano in Serie B, ma nel 1991 un altro crollo, che vuol dire Serie C. Foti prende definitivamente in mano le redini della società, e riconduce il club in Serie B nel 1995.
Quattro anni dopo, nel 1999, arriva invece la prima e storica promozione in Serie A. Nella stagione successiva la Reggina Calcio si salva, regalandosi un altro anno in massima serie. Nel 2001, invece, l’impresa non riesce, e i calabresi tornano in Serie B. Per una sola stagione, perché nel 2002 tornano in Serie A, e ci restano per 7 stagioni di fila. Salvandosi, con un vero e proprio miracolo sportivo, nella stagione 2006-2007: la Reggina Calcio di Walter Mazzarri è capace di annullare il -11 inflittole dalla Caf nell’ambito del processo Calciopoli, restando in Serie A. In quegli anni, i tifosi di Reggio Calabria, hanno la fortuna di godersi campioni del calibro di Pirlo, Perrotta, Baronio, Vargas, Nakamura, Bogdani, ma anche Tedesco, Morabito, Missiroli, Cozza, Missiroli e Barillà.
Nel 2009 torna in Serie B, e i risultati iniziano a precipitare. Nel 2014 arriva la retrocessione in Serie C, e la stagione seguente si salva ai play out dallo sprofondare nel calcio dilettantistico. La società è in grave crisi economica, e nel 2015 non riesce ad iscriversi al campionato di Serie C. Riparte quindi dalla Serie D, ma tra un ripescaggio e un cambio di nome, risale la china fino alla Serie B, dove milita oggi.