Accadde Oggi: nasce la “Zona Cesarini”
Come può un’espressione tipicamente giornalistica, avere una data di nascita? In effetti, non è semplice risalire alla genesi di un’espressione o di un termine di uso comune. Ma “Zona Cesarini”, che usiamo ancora oggi per raccontare i gol segnati negli ultimi minuti, una data di nascita ce l’ha. Ed è il 13 dicembre 1931, quando la mezzala juventina Renato Cesarini, cresciuto in Argentina, segna la rete del definitivo 3-2 degli Azzurri sull’Ungheria al 90′. Non era la prima volta che Cesarini segnava nei minuti finali, circostanza capitata anche in campionato, poche settimane prima. Il 1° novembre a Torino si gioca Juventus-Alessandria: finisce 3-0, e l’ultima rete Cesarini la segna a tempo abbondantemente scaduto, al 91′. I cronisti dell’epoca, ricordando quella curiosa statistica, quando segna in maglia Azzurra nella Coppa Internazionale parlano tutti di “Zona Cesarini”. Il primo a riferirsi alla “Zona Cesarini” anche rispetto ad un gol segnato da un altro calciatore è il giornalista Eugenio Danese, all’epoca a “Il Tempo”. La partita era quella tra Ambrosiana Inter e Roma, ribaltata al 90′ in favore dei nerazzurri da un gol di Volk. In “Zona Cesarini”.
Sono passati quasi 90 anni, e le reti segnate nei minuti finali sono ancora gol in “Zona Cesarini”. Nonostante la storia ci abbia regalato fior fiore di marcatori dell’ultimo respiro. Da Josè Altafini ad Anselmo “spadino” Robbiati, ma anche Ole Gunnar Solskjaer, che ha regalato così la Coppa dei Campioni al Manchester United nel 1999. E Felipe Caicedo, che da due stagioni nelle Lazio segna quasi solo partendo dalla panchina. Nessuno, però, ha saputo ribattezzare quella capacità innata di decidere i match nei minuti finali tipica, il secolo scorso, di Renato Cesarini.