Il calcio in Italia arriva alla fine del XIX secolo, e Torino è la sua città d’elezione. Risale al 1887 la fondazione del Torino FCC, e al 1889 la nascita del Nobili Torino. Le due squadre, nel 1891, daranno vita, fondendosi, all’Internazionale Torino, cui si unisce nel 1894 la Torinese. Che a sua volta, nel 1900, assorbisce l’Internazionale Torino. La Torinese, qualche anno dopo, sarà il nucleo intorno al quale prende vita il Torino Football Club.
Che, storicamente, nasce il 3 dicembre 1906, quando ai tavoli della birreria Voigt di via Pietro Micca un gruppo di dissidenti della Juventus, guidati dallo svizzero Alfred Dick, sancisce un’alleanza con la Torinese. Dalla fusione, nasce il Foot Ball Club Torino. che pochi giorni dopo gioca il suo primo incontro ufficiale, il 16 dicembre 1906, a Vercelli, contro la Pro Vercelli, vinto 3-1.
Negli anni Venti, con la presidenza del Conte Enrico Marone Cinzano, il Torino conquista il suo primo scudetto, nella stagione 1927/1928. Intorno allo stadio di casa, il Filadelfia, vengono costruite le tribune, ma gli anni Trenta saranno decisamente più duri. Dopo il declino della presidenza di Marone Cinzano, si dovrà attendere qualche anno prima che i granata tornino ai vertici. Gli anni Quaranta regalano al Torino e al calcio italiano la favola più bella e allo stesso tempo più tragica della storia. Quella del Grande Torino, padrone della Serie A, vinta 5 volte a cavallo della Seconda Guerra Mondiale.
Con il disastro di Superga, per il Torino inizia una nuova fase della propria storia, che non vivrà più, ad eccezione dello scudetto del 1976, certe vette. Oggi, a 114 anni, è ancora uno dei club più blasonati e simbolici d’Italia. Ma le reti di Pulici e Graziani, e ancora di più le imprese di Valentino Mazzola, riecheggiano lontane.