Tanti auguri allo sport più bello del mondo, al nostro sport, al calcio, che compie 157 anni. La data, quella del 26 ottobre 1863, è tutt’altro che casuale: è il giorno in cui nasce la Football Association, la più antica federazione calcistica al mondo. Alla riunione, ai tavoli della Freemason’s Tavern di Great Queen Street, a Londra, partecipano undici club: Barnes, WO (War Office) Club, Crusaders, Forest of Leytonstone (diventato poi Wanderers F.C.), No Names Club (Kilburn), Crystal Palace (che non è però il Crystal Palace F.C.), Blackheath Football Club (oggi solo club di rugby), Percival House (Blackheath), Surbiton and Blackheath Proprietary School.
È a loro che si deve il primo regolamento di quello che, fino a quel momento, era un gioco che ognuno praticava un po’ come e dove voleva, specie nelle scuole e nelle caserme. Certo, le regole che scaturirono da quel primo incontro hanno ben poco a che fare con il calcio di oggi, sospese tra football e rugby, sport praticato già da qualche decennio. Ci vollero altre sei riunioni, tra ottobre e dicembre, per limare i dettagli e per salutare i Blackheath ed altri club che, nel 1871, fonderanno la Rugby Football Union. Alla fine, le due regole più contestate – quella che autorizzava la corsa con la palla in mano e quella che permetteva l’hacking, ossia il colpo sugli stinchi, lo sgambetto e la trattenuta – spariscono, ed il football diventa un po’ più simile a quello che conosciamo oggi.
L’entusiasmo è talmente grande che il primo incontro con le nuove regole va in scena già il 19 dicembre 1863, tra il Morley’s Barnes team ed il Richmond F.C., che però non era membro della FA: finisce 0-0. La prima partita ufficiale, invece, è in programma per il 9 gennaio 1864, a Battersea Park, tra due rappresentative dei migliori giocatori scelti dalla Football Association. Insieme alle federazioni di Scozia, Galles e Irlanda del Nord, dà vita alla “Home Nation”: le quattro federazioni britanniche che nel 1882 stilano le regole del gioco del calcio e formno l’IFAB, l’organismo che le custodisce, le modifica e ne delibera di nuove.