Accadde Oggi: nasce il Futbol Club Barcelona

(Photo by Mike Hewitt/Getty Images)

Il 29 novembre 1899, un gruppo di giovani appassionati di calcio, catalani, inglesi e svizzeri, fondano il Foot-Ball Club Barcelona. A prendere l’iniziativa fu Hans-Max Gamper, diventato qualche anno dopo, per amore della città e della Catalogna, Joan Gamper. I primi anni, il Barcelona giocherà in giro per l’Europa, perché in Spagna il calcio era ancora un movimento di nicchia. I blaugrana, colori sociali scelti da Gamper, forse in omaggio al Basilea, vivono il loro primo periodo di splendore negli anni Dieci del Novecento. Con campioni del calibro di Ricardo Zamora, Josep Samitier e Paulino Alcántara, vince dieci Coppe di Spagna e domina nel campionato catalano.

Con la Guerra Civile e l’avvento della dittatura, Franco obbliga il club a cambiare nome in Club de Fútbol Barcelona. Il carattere nazionalista e catalano della squadra, inviso alla dittatura militare, viene soffocato, ma in campo continuano ad arrivare successi. Conquista il primo Campionato Spagnolo, nel 1929. Tra il 1945 e il 1960 il Barcellona vince il titolo altre sette volte, e in quel momento è il club con più allori di Spagna. A guidare i blaugrana sono prima Ferdinand Daučík e poi Helenio Herrera, con giocatori come Ladislao Kubala e Luis Suárez Miramontes. Negli anni Sessanta, però, c’è spazio solo per le due di Madrid, con il Real che spadroneggia a livello nazionale e internazionale.

A dare nuova linfa al Barcelona, negli anni Settanta, ci pensa la rivoluzione olandese importata dalla scuola Ajax. Con Rinus Michels, Johan Cruijff e Johan Neeskens arrivano nuovi successi, tra cui la vittoria in campionato nel 1973-1974, e la Coppa delle Coppe del 1979. Gli anni Ottanta sono avari di soddisfazioni, ma portano comunque con sé il decimo titolo spagnolo, nel 1985, e la seconda Coppa delle Coppe, nel 1982, cui seguirà la terza, nel 1989. Inizia un nuovo ciclo, quello del Dream Team guidato da Cruijff, che in campo può contare su campioni come Hristo Stoičkov e Romário. Arrivano quattro campionati e, soprattutto, la prima Coppa dei Campioni, nel 1992.

Alla fine degli anni Novanta, in panchina arrivano prima Bobby Robson e poi Louis Van Gaal, e con campioni del calibro di Ronaldo, Luís Figo e Rivaldo i blaugrana vincono ancora per due volte la Liga, nel 1998 e 1999. In cinque anni successivi sono di transizione e costruzione, e nel 2004 arrivano Frank Rijkaard e Ronaldinho a risollevare le sorti del Barcelona. Inizia il periodo più vincente del club. Nel 2006 arriva il primo triplete della storia blaugrana: Liga, Champions League e Copa del Rey. Accanto a Ronaldinhio, brillano le stelle di Puyol, Eto’o, Deco, Xavi, Iniesta e, soprattutto, Messi.

Con la Pulce e Pep Guardiola in panchina, arrivano altre due Champions League e tre Liga. La musica non cambia con l’avvento di Luis Enrique, che conquista la quinta Champions. Il ciclo non è ancora finito, e nel post Guardiola il Barcelona ha vinto altre cinque volte la Liga, arrivando a 26 titoli nazionali. Oggi i blaugrana vivono un delicato momento di passaggio, ma restano uno dei club più affascinanti e titolati al mondo. Interpretando, nella società catalana, un ruolo che va ben oltre il calcio giocato: “Més que un club”.