Accadde Oggi: la settima Champions League del Milan
Il 23 maggio è per i tifosi del Milan il giorno della rivalsa. Il 23 maggio 2007 infatti, il Diavolo vinceva la sua settima ed ultima Champions League ai danni del Liverpool, vendicato la clamorosa rimonta subita due anni prima a Instabul. Allo stadio Olimpico di Atene il mattatore è Filippo Inzaghi, il re di coppe, assente nella sconfitta ai rigori del 2005. Sua la doppietta che stende gli inglesi, firmata alla sua maniera, con un gol frutto di una deviazione fortunata e uno sul filo del fuorigioco. Inzaghi, con quella doppietta, è al momento l’ultimo calciatore italiano ad aver segnato in una finale di Champions League, in attesa di un’eventuale marcatura “oriunda” di Jorginho.
Il Milan di Carlo Ancelotti ha un percorso tortuoso prima di giungere in finale. Nel primo campionato dopo Calciopoli, dove si sta accontentando del quarto posto, puntando tutto sulla Champions. Champions iniziata ad agosto, con il preliminari contro la Stella Rossa, poi proseguita con un girone “morbido” completato da AEK Atene, Anderlecht e Lille. Il Milan lo supera chiudendolo al primo posto, pur con qualche passo falso (i rossoneri furono la 1a classificata nei gironi con meno punti, “appena” 10).
Dopo un ottavo di finale contro il Celtic Glasgow superato solo ai supplementari, è nei quarti di finale il momento di svolta della coppa per il Milan. L’avversario è il Bayern Monaco, e l’andata a San Siro è terminata 2-2, con il pareggio-beffa di Van Buyten al ’93. Il complicato ritorno in Baviera è risolto da Seedorf e Inzaghi, per un 2-0 a sorpresa che vale le semifinali.
Al penultimo step c’è il Manchester United, che arriva dalla schiacciante eliminazione della Roma con il 7-1 dell’Old Trafford. In terra inglese il Milan esce battuto 3-2 ma brilla Kakà, autore di una doppietta meravigliosa. Il brasiliano vincerà poi il pallone d’oro per quell’annata. A San Siro, è perentorio il 3-0 rossonero.
Il Milan si schierò con il famigerato “albero di Natale” ancelottiano, tanto odiato dal presidente Berlusconi strenuo sostenitore delle due punte. Nelson Dida, Oddo, Nesta, Maldini e Marek Jankulovski in difesa. In cabina di regia Andrea Pirlo, protetto da Ambrosini e Gattuso. Seedorf a fare “elastico” accanto a Kakà libero di spaziare, e Inzaghi centravanti.
Dopo un primo tempo equilibrato, il risultato si sblocca proprio poco prima dell’intervallo: calcio di punizione di Pirlo e tocco furtivo di Inzaghi che spiazza Pepe Reina. Il raddoppio milanista arriva poi all’82esimo, con Inzaghi che elude il fuorigioco e salta in dribbling Reina, dopo essere stato imbeccato dall’assist di Kaká.
A giochi ormai chiusi, arriva la rete di Dirk Kuyt che accorcia il risultato proprio allo scadere. Per un attimo, riappaiono i fantasmi di Istanbul, quelli della rimonta di tre gol in pochi minuti. Ma questa volta nessun dramma: solo tanta, tanta gioia. Triplice fischio e il Milan ritorna sulla vetta d’Europa per la settima volta.