Accadde Oggi: l’esordio in nazionale di Antonio Cassano

(Photo by Paolo Rattini/Getty Images)

Il 12 novembre 2003 è uno spartiacque nella carriera di Antonio Cassano. Il barese, per la prima volta, veste la maglia Azzurra, nell’amichevole tra Polonia e Italia. Si gioca a Varsavia, e la Nazionale di Trapattoni scalda i motori in vista degli Europei che si giocheranno l’estate successiva in Portogallo. Cassano è l’unica novità di un gruppo esperto, in cui brillano le stelle di Totti e Del Piero. Il Trap lo getta nella mischia dal primo minuto, gli Azzurri perdono 3-1, ma a segnare il gol della bandiera è proprio il barese.

Per Cassano la Nazionale sembra la porta per la consacrazione, e in un certo senso sarà così. Ad Euro 2004 trova spazio e gol: segna nell’1-1 contro la Svezia, si ripete nel 2-1 contro la Bulgaria, che non basta comunque a superare il girone. Con l’avvento di Marcello Lippi, però, esce dal giro delle convocazioni, e non solo per un certo ostracismo del ct viareggino. Dopo la stagione 2004/2005 qualcosa con la Roma si rompe, e a gennaio 2006 firma con il Real Madrid. Un salto forse eccessivo: nell’anno che porta al Mondiale, tra giallorossi e Blancos il campo lo vede davvero troppo poco.

Per riconquistare la maglia Azzurra, torna in Italia, alla Sampdoria, dove ritrova continuità e numeri. Esattamente ciò che gli manca in Nazionale, dove comunque si ritaglia i suoi spazi, tornando ad assaporare il campo prima per le qualificazioni, e poi per la fase finale degli Europei del 2008 in Austria e Svizzera. Con il ritorno in panchina di Lippi, però, la Nazionale ed il Mondiale tornano ad essere un miraggio. Paradossalmente, è dal 2010 in poi che Antonio Cassano tornerà, o meglio diventerà, un pezzo fondamentale dello scacchiere Azzurro. Con Balotelli in un tandem ricco di talento, nel 2012 l’Italia sfiora l’Europeo. Al Mondiale del 2014 il flop è di quelli fragorosi, e per Cassano si chiude una lunghissima parentesi, fatta di alti e bassi, occasioni perse e assenze incomprensibili.