Accadde oggi: le 4 reti di Cambòn nel Superclasico
Ci sono partite capaci di segnare la vita e la storia di un attaccante, vette che segnano una svolta nella carriera. O, più mestamente, apici unici, mai più raggiunti né raggiungibili. Unicum che restano scolpiti nella pietra, tanto da dar vita a binomi inscindibili. Ne potremmo citare a decine, ma il più noto, in Argentina, riguarda Carlos Garcia Cambòn. Reso celebre, appunto, da una sola partita, ma che partita. Il Superclasico tra Boca Juniors e River Plate, di scena il 3 febbraio 1974.
Alla Bombonera, come sempre, il clima è elettrico, ma c’è anche una certa curiosità, proprio per Carlos García Cambòn, arrivato da qualche settimana dal Chacarita Juniors, piccolo ma storico club di Buenos Aires. Non un esordio semplice per l’attaccante del Boca. Che, tra la sorpresa generale, giocherà la sua miglior partita di sempre, la prima, appunto, con la nuova maglia. Segna quattro reti, due di testa e due di piede, impresa mai riuscita prima in un Superclasico, e il Boca trionfa, schiacciando il River Plate 5-2. Nei tre anni successivi, Carlos García Cambòn segnerà solo altri 29 gol, per un totale di 33.
Ma quelle quattro reti nel Superclasico lo spediscono dritto dritto nella storia del calcio argentino, con un record mai raggiunto. E che assume ancor più valore in virtù dell’avversario: a difendere la porta del River Plate, infatti, era Ubaldo Fillol, il portiere della nazionale Argentina. Lo stesso Cambòn, ricordando la sua impresa, qualche anno dopo, riconobbe la straordinarietà di una prestazione mai più replicata. “Sono sicuro di aver avuto un aiuto divino. Quel giorno la felicità toccò la porta di casa mia”, ha avuto modo di raccontare. Di certo, il Superclasico ha avuto protagonisti eccezionali, da Alfredo di Stefano a Diego Armando Maradona, da Gabriel Omar Batistuta a Carlitos Tevez: nessuno di loro è stato mai in grado di fare quattro reti, Carlos García Cambòn sì. E, dopo 47 anni, se lo ricordano tutti.