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Accadde Oggi: l’addio al calcio di Baresi

Addio al calcio

Il 28 ottobre 1997, a 37 anni, e con una bacheca stracolma di trofei, Franco Baresi dà ufficialmente addio al calcio giocato. Il capitano del Milan, saluta con un’amichevole a San Siro tra ex compagni ed ex avversari incontrati ed affrontati in carriera.

Le origini

Entrato nel Milan giovanissimo, dopo essere stato scartato dall’Inter, Franco Baresi non vestirà nessun altra maglia fino alla fine della stagione 1996/1997. In prima squadra esordisce da ragazzino, nel 1978, e presto conquista i galloni da titolare. L’anno successivo, Liedolm lo lancia sempre del primo minuto, relegando in panchina il ben più esperto Turone. È la scelta giusta, perché Baresi comanda la retroguardia come un veterano, e al termine della stagione 1978/1979 per il Milan arriva il decimo Scudetto della Storia.

Mandatory Credit: Allsport UK /Allsport

Libero dai piedi buoni, sa disimpegnarsi bene tra i compiti di marcatura e quelli di impostazione, tanto che Bearzot, in Nazionale, lo fa giocare inizialmente a centrocampo. Con il Milan, di cui diventa capitano a 22 anni, condivide tante gioie e qualche dolore, come le due stagioni di Serie B. La prima (1980/1981) a causa del calcio scommesse, la seconda sul campo, e c’entra comunque Baresi. Colpito da una malattia al sangue, Baresi resta per 4 mesi lontano dal campo, e il Milan nel 1982 torna in Serie B. Due anni di purgatorio che non ne minano né la crescita né la consapevolezza.

Nazionale

In Nazionale è nel giro dei convocati già dal 1980, ma ai Mondiali del 1982 non scende mai in campo, e l’esordio assoluto è in effetti a dicembre dello stesso anno, in un’amichevole contro la Romania. Da quel momento, quella Azzurra sarà la sua seconda pelle, indossata in tutto 81 volte. Con una delusione che, ancora oggi, è ben impressa nella mente degli italiani più in là con gli anni. La finale del Mondiale di Usa ’94, a cui Baresi arriva dopo aver recuperato in tempi record da in infortunio al menisco patito alla prima contro la Norvegia, è l’unico inciampo, del tutto perdonabile, di una carriera maestosa. Contro il Brasile, si arriva ai rigori, Baresi non si tira indietro, ma sbaglia dagli undici metri.

(Photo credit should read DANIEL GARCIA/AFP via Getty Images)

Milan

Sarà l’ultimo atto, se si eccettua la passerella contro la Slovenia nell’incontro valido per le qualificazioni ad Euro ’96, con la maglia della Nazionale. Con il Milan, come abbiamo visto, la storia dura fino al 1997, e alla fine si traduce, numericamente, in 719 presenze e 33 gol. Ma, soprattutto, sotto la guida di Sacchi e Capello, in sei Scudetti, tre Coppe dei Campioni, tre Supercoppe Uefa e due Coppe Intercontinentali. Al suo fianco, intanto, cresce, lo affianca, e alla fine lo supera, praticamente in tutto, un certo Paolo Maldini

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Published by
Piermichele Capulli