Il 7 maggio 1986 si disputò la finale della 31ª edizione di Coppa dei Campioni, che vide affrontarsi Barcelona e la sorpresa Steaua Bucarest al Ramon Sanchez di Siviglia. La partita vide la vittoria ai rigori della squadra rumena, dopo che i tempi regolamentari e supplementari si chiusero sullo 0-0.
Come prassi in epoca comunista, la Steaua era una formazione legata ai grandi apparati statali rumeni, nel caso specifico all’Esercito. Squadra di punta del paese, a inizio anni ’80 era scivolata in una profonda crisi tecnica, arginata solo dall’arrivo in panchina di Emerich Jenei. Nel 1985, i rossoblù centrarono il double domestico, tornando a vincere il campionato e la coppa di Romania.
La Steaua Bucarest nella Coppa Campioni di quell’anno esordì contro i danesi del Vejle, battuti 4-1 in casa dopo l’1-1 in Danimarca. Con lo stesso risultato eliminarono gli ungheresi dell’Honvéd, che pure si erano imposti 1-0 a Budapest. Superati ai quarti i finlandesi del Kuusysi con un modesto 1-0, in semifinale la Steaua affrontò i belgi dell’Anderlecht. I belgi, favoriti e guidati da Vincenzo Scifo, vinsero per 1-0 l’andata a Bruxelles, ma poi furono sconfitti a Bucarest con un secco 3-0.
In finale la Steaua trova il Barcellona di Terry Venables e Bernd Schuster, favorito dai pronostici. Tra le altre, i catalani hanno eliminato i campioni in carica della Juventus. I rumeni, tra i quali si segnalo giocatori quali il capitano Stoica, i goleador Pițurcă e Boloni, il regista Belodedici e il portiere Duckadam, affrontano l’avversaria con un gioco attendista e ostruzionistico. Il piano è soprattutto di rompere le trame avversarie per ripartire con veloci contrattacchi. Schuster non brilla, e la partita si trascina ai rigori bloccata sullo 0-0.
Dagli undici metri, salgono in cattedra i portieri: Duckadam per i rumeni e Urruticoechea per i catalani, che parano ciascuno i primi due tentativi degli avversari. Al terzo tentativo Lacatus porta in vantaggio la squadra di Bucarest, mentre Pichi Alonso (padre di Marcos Alonso) vede il suo tiro respinto. Gavril Balint realizza ancora e Duckadam para anche il quarto rigore del Barça: è lui “l’eroe di Siviglia”. Verrà nominato calciatore rumeno dell’anno. La Steaua Bucarest è campione d’Europa. Attualmente, è ancora l’unica squadra rumena ad aver vinto un titolo europeo.