Accadde oggi: la remuntada del Barça al PSG

Il Barça festeggia l'incredibile remuntada ai danni del PSG, credit Imago

Da ieri sera, il Barcellona ha un nuovo presidente. Che poi nuovissimo non è. Joan Laporta, già alla guida del club tra il 2003 e il 2010, il periodo più florido e vincente della storia del Barça, ha stravinto le elezioni. Davanti ha un compito arduo, perché in questi anni la gestione sportiva ed economica del club è stata disastrosa, e i risultati in campo ne sono la diretta conseguenza. Per ripartire, i blaugrana hanno bisogno di ritrovarsi, e di ricreare quello spirito che, anche dopo Laporta, ha permesso prima a Guardiola e poi a Luis Enrique di vincere tutto.

Quello spirito sostanziato da un’unica partita: il ritorno degli ottavi di finale di Champions League del 2017. Quando, dopo l’umiliante 4-0 patito all’andata, il Barça fu capace di ribaltare il PSG, vincendo 6-1, e qualificandosi per in quarti. Una partita incredibile, ricca di emozioni, di polemiche e di episodi, ma che dalle parti del Camp Nou dovrebbero rivedere in tanti. 8 marzo 2017, nei giorni che precedono il match cresce l’assurda speranza della remuntada. Impossibile, dicono i più razionali. Ma tanto vale provarci. Il Camp Nou è una bolgia, l’intera città crede all’impresa, ci crede Luis Enrique, ci credono i giocatori. Che, pronti via, mettono a ferro e fuoco la metà campo parigina. Trovando subito il gol, con Suarez.

Il raddoppio arriva poco prima della fine del primo tempo, con un’autorete di Kurzawa. All’intervallo, il Barça è a metà dell’opera. Un rigore di Messi, al 50′, ha quasi portato il conto in parità. La doccia gelata, però, arriva al 60′, e la firma Cavani. Speranze frustrate? Macché. La reazione blaugrana è ancora più veemente, nonostante servano tre reti per passare il turno. Il fortino del PSG resiste fino al’88’. Segna Neymar, ma non basta, e il tempo stringe. Finiscono i 90′, rigore per il Barcellona, Neymar dal dischetto e 5-1. Ci vulle un miracolo per portare a termine l’impresa: lo firma Sergi Roberto, al 95′. Un gol bellissimo e pazzesco, all’ultimo respiro, che fa esplodere il Camp Nou come neanche una finale di Champions League. Nessuno, a memoria, aveva mai visto una remuntada così.