Accadde oggi: la prima sostituzione
Sembra strano, per come conosciamo oggi il calcio, fatto di rose profondissime e squadre ricche di alternative, ma fino al 1953 non esistevano le sostituzioni. Si giocava in 11, e se qualcuno si faceva male, o stringeva i denti o lasciava la propria squadra in inferiorità numerica. Era sempre stato così, da che il calcio era nato.
Almeno fino all’11 ottobre di quell’anno, quando si sfidano, per le qualificazioni ai Mondiali, Germania e Saarland. E già questo merita una piccola parentesi storica. La Saar è una Regione della Germania, all’epoca protettorato francese, e tra il 1950 ed il 1956 avrà una sua rappresentativa.
Che, come detto, s giocava la possibilità, assai remota, di andare ai Mondiali in Svizzera. A Stoccarda, di fronte a 50.000 persone, perde, prevedibilmente, 3-0, ma a restare nella storia non è il risultato. Quanto ciò che accade al 38′: la riserva Horst Eckel prende il posto dell’infortunato Richard Gottinger.
È il primo cambio nella storia del calcio, un fatto rivoluzionario. Per anni, fu permessa una sola sostituzione, i cambi tattici erano ben lontani, così come la gestione di rose chilometriche. Dal 1965, invece, ogni Federazione iniziò a decidere per sé, arrivando però presto al limite condiviso dei tre cambi a partita. Diventati, nell’emergenza della scorsa estate, cinque. Numero che la Serie A ha deciso di confermare.