Accadde oggi: la prima partita di calcio trasmessa in TV
La televisione pubblica italiana inizia ufficialmente a trasmettere su scala nazionale il 3 gennaio 1954. Quella, ufficialmente, è la data che segna la nascita della TV italiana. Precedentemente, però, c’erano state diverse prove tecniche, come è facile immaginare. La prima risale addirittura al 1950, quando la Rai decide di trasmettere in TV, per la sola città di Torino, Juve-Milan. Un match passato alla storia per un altro motivo, ossia il rovescio casalingo patito dai bianconeri: 1-7.
E non si trattava certo di una squadra banale, vista la presenza di campioni come Boniperti e Parola, che alla fine della stagione guidarono i bianconeri alla conquista dello scudetto. Bianconeri erano anche i rossoneri, seppure con sfumature diverse, agli occhi dei primi tifosi da salotto. Che non senza qualche incertezza hanno potuto godersi la goleada di Liedholm e Nordahl in pantofole.
Chi l’avrebbe mai detto, il 5 febbraio di 71 anni fa, che il calcio in TV sarebbe diventato non solo la normalità, ma il motore stesso del movimento? Comunque sia, quella partita rimase per lungo tempo un unicum, a cui ne seguirono delle altre, ma sempre in maniera sperimentale. Almeno fino a quando la rivoluzione del piccolo schermo, già nella quotidianità di inglesi e americani da anni, non diventò realmente, almeno in potenza, per tutti.
Così, la prima partita ufficiale trasmesse in TV, è Italia-Egitto del 24 gennaio 1954. Incontro valido per la qualificazione degli Azzurri ai Mondiali, che l’Italia guidata dal duo Angelo Schiavio-Lajos Czeizler vince 5-1. A raccontare il match, con l’ausilio delle immagini, sono i tre radiocronisti di punta della Rai: Carlo Bacarelli, Vittorio Veltroni e Nicolò Carosio. Tra la Federcalcio e la Rai, però, non c’è ancora alcun accordo, e la diretta sarà solo parziale. Per la storia del calcio italiano è uno spartiacque, anche se il Mondiale non andò troppo bene, con gli Azzurri fuori già ai gironi, umiliati dai padroni di casa della Svizzera.