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Accadde oggi: la prima di Totti in maglia Azzurra

Il 10 ottobre 1998 sulla panchina della Nazionale siede Dino Zoff. Che, pochi mesi prima, ha preso il posto di Cesare Maldini, esonerato dopo la sconfitta ai quarti di finale dei Mondiali di Francia contro i padroni di casa. Non una sconfitta clamorosa, specie alla luce della vittoria finale dei Bleus.

Mandatory Credit: Claudio Villa /Allsport

Gli Azzurri, in Francia, arrivano con un solo gigantesco dubbio, che divide critica e pubblico: Del Piero o Baggio? Pinturicchio ha 24 anni, è nel momento migliore della sua carriera. Baggio, invece, ne ha 31, e sembra vivere una seconda giovinezza. Alla fine, il ct sceglie Del Piero, riservando a Baggio solo due presenze da titolare, nel girone iniziale.

(Photo by Lutz Bongarts/Bongarts/Getty Images)

Passato il Mondiale, Del Piero diventa il fulcro della Nazionale, e Baggio scivola ai margini del progetto. La carta d’identità e lo spessore internazionale dello juventino, del resto, sono sotto gli occhi di tutti. Ma il fantasista, nella lunga storia della Nazionale, non è praticamente mai stato un posto sicuro, nemmeno per i più grandi. Nemmeno per un Pallone d’Oro come Rivera. Lo sa bene l’altro – e, fino a quel momento, ultimo – Pallone d’Oro italiano, Baggio.

(Photo by Henri Szwarc/Bongarts/Getty Images)

E lo scoprirà presto Pinturicchio. Alla Roma c’è un nuovo capitano, fresco di fascia, Francesco Totti. Un dieci, anche lui. Che incanta e fa sognare i tifosi giallorossi. La Nazionale è l’approdo naturale, dopo una stagione, la 1997/1998, in cui è letteralmente esploso, con 13 reti in campionato.

Così, Dino Zoff, lo convoca per Italia-Svizzera, match valido per le qualificazioni a Euro 2000. Si gioca al Friuli di Udine, il 10 ottobre 1998. L’avversario è tutt’altro che ostico, dopo 61′ la partita è in ghiaccio. 2-0, doppietta, neanche a dirlo, di Alessandro Del Piero. Che, al 70′ lascia il campo per l’esordiente Totti.

(Photo credit should read PATRICK HERTZOG/AFP via Getty Images)

È la prima di una staffetta che durerà per anni. Dividendo, ancora una volta, i tifosi della Nazionale, che alla fine troveranno pace solo nel 2006, quando gli Azzurri si laureano Campioni del Mondo, ma grazie al collettivo, più che ai numeri 10…

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Published by
Piermichele Capulli