Calcio e...

Accadde Oggi: la nascita della Liga spagnola

Il calcio in Spagna, come in tutta Europa, arriva a cavallo tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. Il club di più antica tradizione è il Recreativo de Huelva, fondato nel 1892 e oggi in Segunda B. Prima tra le big di oggi a vedere la luce fu il Futbol Club de Barcelona, fondato dallo svizzero Hans Gamper nel 1899. Poco dopo, all’alba del nuovo secolo, su impulso della ricca industri siderurgica cittadina, nasce l’Athletic de Bilbao (Vizcaya de Bilbao). Saranno proprio Barcelona e Athletic a giocarsi, nel 1902, la prima Copa del Rey, il trofeo più antico di Spagna, vinto 2-1 dai bilbaini.

Intanto, a Madrid, due fratelli barcellonesi, i Padròs Rubio, imprenditori dell’industria tessile, danno il La alla fondazione del Real Madrid. La liga de fútbol, con il passare degli anni, diventa una vera e propria esigenza. Le squadre sono ormai professionali, e i tornei locali non bastano più al movimento calcistico spagnolo. Si decide di copiare il modello inglese, ma l’ostacolo principale era decidere chi meritasse di farne parte. Le trattative furono lunghe e serrate, ma alla fine, il 23 novembre 1928, si arriva ad un accordo condiviso.

Alla prima edizione della Primera Divisiòn prenderanno parte dieci squadre. I sei campioni della Copa del Rey (Barcelona, Real Madrid, Athletic, Real Sociedad, Arenas de Guetxo e Real Unión de Irún), più Español, Europa, Atlético de Madrid e Santander. Il campionato si gioca, prioprio come in Inghilterra, in un girone unico con partite di andata e ritorno, tra il 10 febbraio e il 23 giugno 1929. Alla fine, la spunta il Barcellona, con due punti sul Real Madrid, primo capitolo di un duello che dura ancora oggi. Interrotto, in quei primi anni, dalla breve egemonia dell’Athletic Bilbao, unica squadra mai retrocessa, insieme al Real e al Barcellona, in 90 anni di Liga. Ed unico club, curiosamente, a giocare ancora nello stesso stadio, ovviamente più volte ammodernato e ristrutturato, il mitico San Mamès.

Share
Published by
Francesco Lionetti