Accadde oggi – La maledizione dei calci di rigore
Il 3 luglio è una data maledetta per il calcio italiano. In due occasioni gli azzurri sono stati eliminati dal campionato del mondo dopo la lotteria crudele dei calci di rigore. Succede il 3 luglio 1990, l’Italia di Azeglio Vicini eliminata in semifinale dall’Argentina; 3 luglio 1998, l’Italia di Cesare Maldini eliminata dalla Francia ai quarti di finale.
Entrambe le eliminazioni sono molto dolorose; forse quella subita nel mondiale casalingo, però, ha lasciato molti segni nei cuori dei tifosi italiani che avrebbero voluto vedere alzare dalla nazionale il 4° titolo mondiale sotto al cielo di Roma. Gli azzurri di Vicini, però, non hanno fatto i conti con l’Argentina campione del mondo in carica e con la lotteria dei rigori.
La semifinale di Italia 90 tra Italia ed Argentina, si gioca allo stadio San Paolo di Napoli. Logisticamente parlando, si tratta di una triste scelta in quanto nei sudamericani campioni del mondo in carica gioca Diego Armando Maradona e molti tifosi napoletani fanno il tifo per il loro idolo argentino. La nazionale non si trova più nella “comfort zone” dello stadio Olimpico. Questo si percepisce sia prima che durante il match. L’Italia parte forte e va in vantaggio meritatamente con un goal di Totò Schillaci, il 5° del suo mondiale, ma purtroppo l’Italia viene condannata da un’uscita a vuoto di Walter Zenga che permette a Caniggia di pareggiare. Il match non si sblocca più dall’1-1, nonostante una superiorità numerica azzurra grazie all’espulsione di Giusti al minuto 105.
I calci di rigore premiano l’Argentina, a segno con tutti i suoi rigoristi. L’Italia paga gli errori di Roberto Donadoni ed Aldo Serena che spediscono gli azzurri a Bari a giocarsi la finale per il terzo posto, vinta, contro l’Inghilterra.
LA TRAVERSA DI DI BIAGIO
La seconda eliminazione dal dischetto avviene il 3 luglio 1998. Allo Stade de France di Saint Denis si gioca il quarto di finale tra l’Italia e la Francia. Il match è un’autentica sofferenza, gli azzurri non riescono ad uscire quasi mai dalla loro metà campo. Dal campionato d’Europa giocato in Inghilterra nel 1996, è stata introdotta la regola del cosiddetto golden goal, l’Italia non ne ha mai beneficiato ma nei tempi supplementari contro i transalpini gli azzurri hanno la grande opportunità di gelare l’intero stadio con un capolavoro di Roberto Baggio. Purtroppo il tiro al volo incrociato sfiora il palo alla destra di un impotente Fabien Barthez ed il risultato non si sblocca dallo 0-0.
Anche questa volta c’è bisogno dell’appendice dei rigori per stabilire chi va avanti e chi va a casa, ed anche questa volta l’Italia è sfortunata alla lotteria dagli 11 metri. L’Italia viene tradita dagli errori di Demetrio Albertini e Luigi Di Biagio. La Francia, qualche giorno più tardi, si laurea campione del mondo per la prima volta battendo il Brasile 3-0.