Accadde Oggi: la fondazione de La Gazzetta dello Sport
Il 3 aprile 1896 Eugenio Camillo Costamagna e Eliso Rivera, a Milano, fondano La Gazzetta dello Sport, il più longevo quotidiano sportivo d’Europa. Come racconta, sul proprio sito, la stessa Rosea (uno dei soprannomi con cui viene chiamata dai suoi lettori), all’epoca il calcio non albergava troppo spesso tra le sue pagine. Nel corso di quel 1896, infatti, sono appena cinque gli articoli dedicati al pallone sulla Gazza. La prima arriva da Udine, è datata 18 maggio, e racconta il match tra una prima liceo e una quarta ginnasio della città. La seconda, invece, da Londra.
Gazzetta dello Sport, la storia
Sono due eccezioni, che ben raccontano l’Italia dell’epoca, ma anche le ambizioni de La Gazzetta dello Sport. Che, prima della sua fondazione, aveva un altro nome: “Il Ciclista e la Tripletta”. Un nome che ben sintetizza lo spirito del tempo e di un Paese unito da poco più di trent’anni. In cui, più che calcio, tennis, basket e pallavolo, si praticano la spada, il tiro al poligono, l’equitazione e, ovviamente, il ciclismo. In quel Belpaese, così, il calcio viene trattato alla stregua di un passatempo esotico, relegato nella rubrica “Giuochi sportivi”. Tra i pionieri, anche sulle pagine della Rosea, vale la pena di ricordare la figura del ragionier Luigi Bosisio. Ginnasta e poi calciatore, ma anche dirigente del Milan, firma articoli appassionati sin dal 1897.
“Ventesimo match tra Inghilterra e Scozia. Immensa era l’aspettativa: figuratevi che 40.000 persone assistevano allo svolgimento della gara. Calcolasi che quasi 6.000 siano venuti dalla Scozia”, scriveva quasi 125 anni fa. Ed è proprio a Bosisio che si deve l’idea di ribattezzare il “football”, “calcio”. La svolta, per il calcio sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, arriva negli Anni Trenta. Quando, sostanzialmente, diventa lo sport più popolare e seguito, anche sulla scorta del primo vero divo, Peppino Meazza. Da allora, la foliazione dedicata al pallone cresce vertiginosamente, e le prime pagine dedicate alle grandi vittorie costruiscono l’immaginario e la storia dello sport.
Nel 1984, La Gazzetta dello Sport, con 725mila copie vendute ogni giorno, supera il primato del Corriere della Sera, che resisteva sin dal 1904. Il record, però, è del 10 luglio 2006, il giorno dopo la vittoria dell’Italia sulla Francia nella finale della Coppa del Mondo a Berlino. Quel giorno la tiratura della Gazzetta dello Sport straccia ogni record italiano precedente: 2.302.088 copie. “Tutto vero”. Tra i suoi storici direttori, alla guida della Rosea negli anni si sono susseguiti Emilio Colombo, Gianni Brera, Maurizio Mosca, Candido Cannavò, Pietro Calabrese e Antonio Di Rosa.