Dopo la vittoria della sua seconda Champions League, nel 1996, ai calci di rigore contro l’Ajax, la Juventus di Marcello Lippi arriva all’ultimo atto anche l’anno successivo. Questa volta, la sfida con gli olandesi arriva in semifinale, e sarà un doppio confronto tutt’altro che equilibrato. Ad Amsterdam i bianconeri hanno già messo sui binari giusti il discorso qualificazione, portando a casa un importantissimo 2-1. In campo, molti dei protagonisti della finale dell’anno prima non ci sono più. In estate, infatti, la dirigenza juventina ha deciso una vera e propria rivoluzione, cedendo pilastri come un attempato Pietro Vierchowod, Paulo Sousa, Fabrizio Ravanelli e persino il capitano Gianluca Vialli.
Davanti, così, il peso dell’attacco ricade sulle spalle di Alen Boksic, arrivato dalla Lazio, un giovane Christian Vieri, e Nicola Amoruso. Quella è anche la prima, e non esaltante, stagione in maglia bianconera di Zinedine Zidane. Sono proprio Amoruso e Vieri a portare i bianconeri avanti 2-0, con le speranze dei lancieri appese alla rete di Litmanen. Al ritorno, però, il 23 aprile allo Stadio delle Alpi, non c’è partita. Lo spregiudicato 3-4-3 di Louis van Gaal è un boccone davvero troppo ghiotto per il solido 4-4-2 messo in campo dalla Juventus. Che, infatti, vince 4-1. Nello spazio di due minuti, tra il 34′ e il 36′, segnano Lombardo e Vieri, e la qualificazione è in ghiaccio. La rete di Melchiot serve a poco, mentre Amoruso e Zidane, al 34′ e al 36′ della ripresa, danno alla vittoria i contorni del trionfo.
Un trionfo che vale la seconda finale consecutiva di Champions League, dove ad aspettare la Juventus c’è il Borussia Dortmund. Una outsider, ma nemmeno troppo. In tedeschi sono squadra solida, capace di costruirsi un percorso netto senza inciampi, a parte la sconfitta indolore contro l’Atletico di Madrid ai gironi. Ai quarti di finale passeggia sui francesi dell’Auxerrre, ma il vero capolavoro è contro il Manchester United di Sir Alex Ferguson in semifinale. 1-0 all’andata, 1-0 al ritorno, e i ragazzi di Ottmar Hitzfeld arrivano in finale. Si giocherà a Monaco di Baviera, il 28 maggio, e per la Juventus diventerà una delle peggiori delusioni della storia. Vincerà il Borussia Dortmund, 3-1, chiudendo il discorso già nel primo tempo con due gol di Riedle tra il 29′ e il 34′. Nella seconda metà, a Del Piero risponde Ricken, e il sogno finisce.