Accadde oggi: la conferenza stampa del Trap ai tempi del Bayern

Accadde oggi: la conferenza stampa del Trap ai tempi del Bayern

Copyright: imago/Pressefoto Baumann

Ci sono momenti, mediaticamente, che sembrano non invecchiare mai. Cristallizzati nella memoria collettiva, come fossero destinati all’eternità. Il gol di Maradona contro l’Inghilterra nella Coppa del Mondo del 1986, lo sbarco sulla Luna nel 1969, la sfuriata del Trap in conferenza stampa il 10 marzo 1998 ai tempi del Bayern Monaco. Sì, avete letto bene. Un momento indimenticabile, passato alla storia ben prima dell’avvento dei social, che hanno avuto quanto meno il merito di tenerne ciclicamente vivo il ricordo. Prima dei social, ci pensò la Gialappa’s e una trasmissione mitica come “Mai dire Goal” a fare di Giovanni Trapattoni, uno degli allenatori più vincenti della storia del calcio, un’icona pop. Da prendere, laicamente, in giro.

Anche perché, quella conferenza stampa ben si prestava. E non che il buon Trap non avesse tutte le ragioni di questo mondo. Il Bayern, in quel  momento, veniva da un ciclo di due sconfitte e un pareggio. Che avevano allontanato la squadra dalla vetta, occupata dal neopromosso Kaiserslautern di Otto Rehhagel. E allora, davanti ad una selva di giornalisti, l’allenatore italiano, che la stagione precedente aveva vinto la Bundesliga, si lancia in un lungo ed indimenticabile sfogo. In tedesco. O meglio, in un’improbabile tedesco, comunque comprensibile. Specie perché i tre sulla graticola, Mehmet Scholl e Mario Basle e Strunz (e qui le risate si sprecano) vengono citati decine di volte nello spazio di pochi minuti.

Alla fine, servirà a poco. Il Kaiserslautern, clamorosamente, non mollerà la vetta sino al termine della stagione, e il Bayern Monaco finirà al secondo posto. Non andrà meglio in Champions League, dove sarà il Borussia Dortmund a superare nel doppio confronto dei quarti di finale il Bayern del Trap. Che, a fine stagione, lascia la Germania e torna in Italia, dove allenerà per due stagioni la Fiorentina, prima di diventare commissario tecnico della Nazionale.