Tra le grandi epopee del calcio, spicca nella Francia dei primi anni Duemila quella del Lione. Una squadra, all’epoca, capace di riscrivere la storia e far impallidire, nei numeri, persino il PSG di oggi. Quella costruita da Jean-Michel Aulas era una vera e propria corazzata, almeno in Ligue1, dove ha dettato legge per sette anni consecutivi, vincendo, ovviamente, altrettanti titoli. E segnando quello che, almeno in quel momento, era un record per i cinque maggiori campionati europei. Nessuno, in Italia, Francia, Germania, Spagna e Inghilterra, era mai riuscito a vincere per sette volte consecutive il titolo nazionale. Anzi, in realtà nessuna ci era mai riuscita neanche per sei anni di fila. Impresa riuscita, invece, al Lione da record di Gérard Houllier il 21 aprile 2007.
In realtà, la partita che consegna il titolo al Lione… non la gioca il Lione. Al Roazhon Park di Rennes scende in campo il Tolosa secondo in classifica, staccato di 18 punti dalla capolista, con sei partite ancora da giocare. Un abisso incolmabile, che l’aritmetica certificherà al 90°: vince il Rennes, 3-2, e il Lione è Campione di Francia per la sesta volta di fila, un record in quel momento. Un dominio iniziato nel 2003, con il primo titolo nazionale della sua storia, e conclusosi nel 2009. Sarà il Bordeaux a interrompere la striscia vincente, prima, ovviamente, dell’ascesa del PSG. Che non è stato comunque in grado, almeno sin qui, di replicare le gesta del Lione.
Che, in quegli anni, pur senza mai superare i quarti di finale di finale di Champions League, lancia alcuni dei migliori talenti d’Europa. Benzema, Ben Arfa, Diarra, Malouda, Abidal, Wiltord e Juninho: ecco i nomi di chi ha reso grande quel Lione. Costruendone il blasone e i record, superati solo dalla Juventus, che due anni fa, vincendo il suo ottavo titolo consecutivo, ha messo in soffitta il record del club francese.