Era il 10 maggio 1987. La partita Napoli era Fiorentina, allo stadio San Paolo. La classifica, alla penultima di campionato, recitava: Napoli 40, Inter 37, Juventus 36.
Riavvolgiamo il nastro. Maradona tornava a Napoli da campione del mondo nell’estate ’86. Nei suoi primi due anni in azzurro si era alzato molto il livello della squadra, ma il Napoli pareva ancora un passo sotto le grandi del Nord. L’ultimo campionato era stato chiuso al terzo posto, a riprova comunque di una rosa di livello, ma mancava ancora un ultimo passo. Ferlaino per il nuovo campionato portava in dote Di Napoli e Carnevale, oltre a Volpecina rientrante dal prestito al Pisa. Ennesimi tasselli di una progressiva campagna di rafforzamento, architettata dal direttore sportivo Pierpaolo Marino.
Il 9 novembre 1986, il primo segnale. A Torino, il Napoli batte la Juventus campione in carica per 3-1. Laudrup portò in vantaggio i bianconeri dopo solo 4 minuti, ma nella ripresa gli azzurri con Ferrario, Giordano e Volpecina ribaltano il risultato. Maradona e compagni staccano proprio la Juve e sono primi in classifica.
Nel frattempo Marino aveva appena portato un altro rinforzo. Era Francesco Romano, già promessa non sbocciata del Milan, fino a ottobre militante in serie B, alla Triestina. Per l’allenatore Ottavio Bianchi, diventerà una pedina fondamentale nello scacchiere napoletano.
La vetta del campionato conquistata con la vittoria di Torino fu mantenuta dal Napoli in solitario fino alla fine della stagione. Un solo, unico vero passaggio a vuoto: Fiorentina-Napoli 3-1, alla quattordicesima giornata. Diaz e Antognoni portano avanti i viola, Maradona la riapre nella ripresa, Morelli la chiude nel finale segnando da centrocampo. Prima sconfitta degli azzurri, e l’Inter battendo l’Atalanta fa l’aggancio. Ma il condominio in testa durerà solo una giornata. La domenica seguente, l’Inter cade a Verona mentre i campani rifilano un 3-0 all’Ascoli.
10 maggio 1987. Esattamente un girone dopo, al San Paolo tra Napoli e Fiorentina termina 1-1. Al 29esimo Carnevale porta in vantaggio gli azzurri mentre lo stadio è in festa. Dieci minuti dopo, Roberto Baggio su punizione trova il suo primo gol in Serie A. Ma ai partenopei il pari basta e avanza. La Juventus fa 1-1 a Verona, l’Inter addirittura cade a Bergamo. Il Napoli è campione d’Italia.