Accadde Oggi: il primo Pallone d’Oro a Ronaldo

Accadde Oggi: il primo Pallone d’Oro a Ronaldo

(Photo credit should read ANTONIO SCORZA/AFP via Getty Images)

Il 23 dicembre 1997, la rivista specializzata “France Football” assegna il suo 42° Pallone d’Oro. Che, senza troppe sorprese, va a Ronaldo, il talento brasiliano approdato solo qualche mese prima all’Inter. Conquista ben 222 voti, gli altri sono tutti lontanissimi. Al secondo posto si piazza l’attaccante serbo Predrag Mijatović, che con un suo gol ha regalato la Champions League al Real Madrid. Sul gradino più basso del podio, Zinedine Zidane, trascinatore della Juventus.

Acquistato per una cifra record dal Barcellona, Ronaldo era stato capace di imporsi al mondo dopo una sola stagione in maglia blaugrana. A portarlo in Catalunya, nel 1996, è Bobby Robson, allenatore del Barcellona per una sola stagione, stregato dal giovane attaccante brasiliano. Che, in due stagioni al PSV Eindhoven, era stato capace di segnare 54 reti in 57 partite. In Olanda, era arrivato per sostituire un certo Romario, riuscendoci. In Spagna, gli basta poco per conquistare tutti. O Fenômeno, come verrà ribattezzato, è un concentrato di tecnica, velocità, potenza, e concretezza impressionante.

Se ne innamorano tutti, ma a spuntarla, in un calcio all’epoca economicamente dominato dalla Serie A, è Massimo Moratti. Che lo porta all’Inter e ne fa la stella di una squadra pronta a dare l’assalto al campionato. Le cose andranno diversamente, i nerazzurri ci andranno solo vicino, e Ronaldo, da molti considerato il miglior giocatore della sua epoca, tra infortuni e delusioni lascia Milano nel 2002.

Archiviata la delusione del 5 maggio, quando l’Inter si vide sfilare lo scudetto all’ultima giornata, vola in Giappone e Corea del Sud con il Brasile. E conferma di essere ancora il più forte del mondo. Trascina i suoi alla finale del Mondiale contro la Germania, che decide con una doppietta. A fine anno, con addosso la maglia del Real Madrid, torna a vincere il Pallone d’Oro, il secondo. Sarà però il canto de cigno di una carriera che, a livello di club, è stata ben al di sotto di tanto, fragile, talento.