Accadde Oggi: il Milan vince la sua terza Intercontinentale
A cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta il calcio ha un padrone abbastanza indiscusso: il Milan di Sacchi e degli olandesi. Che, nel 1990, conquista la sua quarta Coppa dei Campioni, battendo nella finale di Vienna il Benfica: 1-0, gol di Rijkaard. Ennesimo trionfo, che regala ai rossoneri la possibilità di giocarsi la Coppa Intercontinentale contro i vincitori della Copa Libertadores. A spuntarla, in una finale inedita, sono i paraguaiani dell’Olimpia, che superano nella doppia sfida gli ecuadoriani del Barcelona Sporting Club, e riportano la coppa in Paraguay dopo 11 anni.
Il 9 dicembre 1990, così, Tokyo ospita di nuovo il Milan, che l’anno prima aveva superato a fatica i colombiani del Nacionale de Medellìn, e l’Olimpia. Alla fine, sarà una finale senza storia, e le assenze di Evani e Ancelotti tra le fila rossonere non si faranno sentire. Al loro posto, giocano Carbone e Stroppa, davanti Van Basten e Gullit. Dopo 25 minuti è costretto a dare forfait anche Paolo Maldini, infortunatosi ad una spalla. Ma il Milan non si scompone, e interpreta senza paure il ruolo di favorita: al 43′, Gullit crossa a centro area, arriva Rijkaard e insacca di testa. Si va all’intervallo con il meritato vantaggio rossonero.
Nella ripresa, la musica non cambia, sono ancora gli uomini di Sacchi a tenere in mano le redini del gioco, senza rischiare nulla. Al 62′, è Stroppa a mettere in ghiaccio la partita, con un po’ di fortuna. Calcia Van Basten, il portiere dell’Olimpia, Almeida, respinge sul palo, la palla rocambola sul centrocampista che firma il 2-0. Passano appena tre minuti, e al 65′ è ancora Rijkaard a chiudere la pratica. Il “La” lo dà di nuovo Van Basten: il suo pallonetto sbatte sul palo, e il compagno di squadra è svelto a tuffarsi di testa e battere ancora Almeida. A nulla servirà il forcing finale dei paraguaiani, il Milan è sul tetto del mondo per la terza volta nella storia, la seconda consecutiva.