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Accadde oggi: il Milan (ripescato) cade in Intercontinentale

Il 26 maggio 1993, all’Olympiastadion di Monaco di Baviera, va in scena la finale di Champions League. Di fronte, Olympique Marsiglia e Milan. Vincono i francesi, con un gol di Boli al 43′, e per il Diavolo, con in campo gli olandesi e in panchina Fabio Capello, sarà una delusione. Non è una finale come un’altra, perché di lì a poche settimane l’Olympique resta invischiato nel più grande scandalo del calcio francese. Accusato di avere comprato la partita contro il Valenciennes, il club di Tapie sarà privato del titolo nazionale e retrocesso in Ligue 2.

La Uefa, però, ritiene che l’andamento europeo dei francesi sia inopinabile, e la Champions League resta a Marsiglia. L’unica conseguenza è che la stagione successiva l’Olympique non giocherà le coppe europee, e non rappresenterà l’Europa nella Coppa Intercontinentale. Un onore che toccherà al Milan, uscito sconfitto dalla finale.

Il 12 dicembre 1993, a Tokyo, ad attendere il Milan sono i Campioni della Copa Libertadores del San Paolo. I brasiliani sono anche i campioni in carica della Coppa Intercontinentale, vinta l’anno precedente contro il Barcellona degli invincibili. In squadra, campioni affermati come Cerezo e giovani fenomeni come Leonardo e Cafu. Il Milan, che a fine stagione vincerà il campionato, è all’inizio di un ciclo. Gli olandesi, con Van Basten fermo ai box da tempo immemore, sono il passato, Boban e Savicevic il presente. Rimane lo zoccolo duro della miglior difesa del mondo.

Maldini, Costacurta e Baresi, però, non riescono a limitare il potenziale offensivo del San Paolo. Che al 19′ trova il vantaggio, con Palhinha, imbeccato da un cross di Cafu. A inizio ripresa (48′) il Milan agguanta il pareggio, con Massaro, ma al 59′ subisce il nuovo vantaggio, firmato da Cerezo, ex Roma e Sampdoria. Il pareggio di Papin, all’81’, sembra indirizzare la partita verso i tempi supplementari. A tre dalla fine, invece, è Müller, passato qualche anno prima per la Torino granata, a fissare il risultato finale sul 3-2. Per il Milan di Capello è un’altra delusione, e non sarà l’ultima in Coppa Intercontinentale.

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Published by
Raffaello Lapadula