Accadde Oggi: Il Milan e le nebbie di Belgrado

Mandatory Credit: Simon Bruty/Allsport

Il Milan di Silvio Berlusconi muove i suoi primi passi verso la gloria internazionale, in squadra ci sono i tre olandesi e alcuni dei migliori talenti del calcio italiano. In Campionato le cose non vanno benissimo, anche perché l’Inter imprime alla stagione un ritmo subito serrato. Tanto che alla fine vincerà lo Scudetto con 11 punti di vantaggio sul Napoli e 12 proprio sul Milan.

L’obiettivo vero della creatura di Arrigo Sacchi, però, è la Coppa dei Campioni. Dopo la facile vittoria contro i bulgari del Vitosha Sofia, gli ottavi di finale riservano al Milan un avversario facile solo sulla carta: la Stella Rossa di Belgrado. Squadra giovane, inesperta, ma inaspettatamente ricca di talento. L’andata, a San Siro, gli iugoslavi sfiorano il colpaccio: passano in vantaggio con Stojkovic, ma vengono riacciuffati da una rete di Virdis. Finisce 1-1, i rossoneri hanno evidentemente sottovalutato i propri avversari.

Al ritorno, il 9 novembre 1988, l’atmosfera è infernale, e la Stella Rossa replica il copione della partita di andata. Ritmo forsennato e vantaggio firmato da Savicevic al 50′. Quattro minuti dopo il Milan resta in dieci, a causa dell’espulsione di Virdis, L’inerzia dell’incontro è tutta per i padroni di casa, gli uomini di Sacchi sembrano ad un passo da una clamorosa eliminazione. Poi, al 57′, la nebbia cala su Belgrado, e avvolge tutto. Non si vede, letteralmente, nulla, e dopo l’interruzione, l’arbitro decide la sospensione.

Decisione ovvia, giusta, inappellabile. Solo che le regole dell’epoca prevedono la ripetizione del match. I giovani della Stella Rossa, ad un passo dall’impresa, sono sconfortati, i milanisti, al contrario, recuperano energie mentali e lucidità La partita, o meglio il replay, sarà comunque tiratissima: a Marco Van Basten risponde, ancora, Stojokovic, che fissa il risultato finale sull’1-1. Risultato che resiste per 120 minuti. Si va ai rigori, le parate di Galli salvano, e allo stesso tempo lanciano, il Milan. Che alla fine, dopo lo scampato pericolo, quella Coppa dei Campioni la vincerà di slancio: in semifinale seppellisce di gol il Real Madrid, in finale passeggia sulla Steaua Bucarest. Ma se non ci fosse stata la nebbia a Belgrado…