Accadde oggi: il gol (non dato) di Muntari contro la Juve

Juve, il (non) gol di Muntari contro il Milan che spiana la strada verso lo scudetto

(Photo credit should read OLIVIER MORIN/AFP via Getty Images)

Ci sono episodi, nel calcio, capaci di indirizzare non solo il risultato di una partita, ma di un intero campionato. O almeno, questo è ciò che rimane, anche a distanza di anni, nella testa dei tifosi e nel racconto che se he fa. Così, la clamorosa eliminazione dell’Italia agli ottavi del Mondiale del 2002, per mano della Corea del Sud, è storicamente colpa dello scandaloso arbitraggio di Byron Moreno. E lo scudetto della Juve del 1998 è figlio del rigore non dato all’Inter per un fallo di Iuliano su Ronaldo nello scontro diretto. Anche se i bianconeri erano già in vantaggio, sia nel punteggio che in classifica, dove alla fine i punti di distacco dei nerazzurri saranno ben 5.

L’ultimo episodio di questa portata, risale al 25 febbraio 2012. In campo, guarda caso, ancora la Juve, nello scontro diretto della 6° giornata di ritorno contro il Milan. I rossoneri sono primi in classifica, con un solo punto sui bianconeri, che hanno comunque una partita da recuperare. Match dal peso specifico obiettivamente gigantesco, giocato il sabato sera in un San Siro stracolmo. Che spinge il Milan al gol del vantaggio, trovato da Nocerino già al 14′. Una rete che indirizza da subito l’andamento della partita.

L’episodio chiave arriva una decina di minuti dopo, al 25′. Protagonista Sulley Muntari, centrocampista ghanese poco dedito all’arte del gol. Ma che in quell’occasione colpisce di testa e batte Buffon, che smanaccia il pallone ben al di là della linea di porta. Eppure, nelle fasi concitate del gioco, l’arbitro Tagliavento, così come i suoi collaboratori, Di Liberatore e Romagnoli, non se ne accorge. La partita va avanti, tra le proteste dei giocatori del Milan e l’incredulità dei tifosi, specie quelli davanti alla tv. Dalle immagini, è evidente come la palla avesse attraversato per intero, e abbondantemente, la linea di porta. Sarebbe stata la rete del 2-0, che avrebbe probabilmente tagliato le gambe alla Juve. La storia, però, non si fa con i condizionali, neanche quella del calcio. La Juve, all’83’, trova la rete del pareggio con Matri, resta agganciata al Milan e, alla fine della stagione, vince lo scudetto.