C’è stato un periodo, tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta, in cui ai vertici del calcio italiano sedeva anche il Catanzaro. Frequentatrice assidua del campionato di Serie A, nella stagione 1980/1981 ha vissuto persino la gioia del primo posto. Al termini della quinta giornata, il 19 ottobre 1980, i calabresi sono in vetta, grazie al pareggio sul campo del Brescia. Un primo posto in coabitazione con Fiorentina, Inter e Roma, ma comunque un momento storico, specie per una neo promossa.
Per capire la portata dell’impresa dei ragazzi allenati da Burgnich, e guidati in campo dall’idolo di casa, il bomber marchigiano Massimo Palanca, basta il titolo del Corriere dello Sport in edicola il giorno successivo. “Un quartetto al comando, c’è anche il Catanzaro. Trionfa la provincia calcistica, rappresentata dalla sua squadra miracolo. Per sedici minuti il Catanzaro ha sognato ad occhi aperti: era solo in testa. La curva sud, palesata di giallorosso, era tutta fremiti. La gente adesso sta lasciando Brescia, calano le prime ombre della sera, la festa continua, sono caroselli allegri. Il Catanzaro è in testa assieme a Fiorentina, Inter e Roma. Senza quel dannato autogol, senza il pareggio bresciano, sarebbe stato primato in solitudine”.
Alla fine del campionato, il Catanzaro finisce all’8° posto, meritandosi l’appellativo di “Regina del Sud”. Meglio ancora farà la stagione successiva, con il risultato migliore della sua storia, il 7° posto. Oggi, i calabresi dopo anni difficilissimi nei bassifondi del professionismo, e dopo il drammatico fallimento del 2011, sembrano aver trovato la stabilità. Sia economica che sportiva, visto le due partecipazioni consecutive ai play-off promozione. E chissà che un giorno non riesca a rinverdire i fasti degli anni Ottanta, e tornare ad essere il “Terrore del Nord”…