Rifondata ad agosto di due anni fa, la Reggiana è una realtà storica del calcio italiano, che affonda le proprie radici nel 1919. Era il 25 settembre, quando dalla fusione del Reggio Foot – Ball & Cricket Club con l’Audace Reggio nasce l’Associazione Calcio Reggiana.
La prima partita ufficiale i granata la giocano il 19 ottobre, contro la Spal, sul campo di Mirabello: finisce 3-3. Sono solo i primi passi di una squadra che l’anno successivo conquista la promozione in Prima Divisione Emiliana, ai tempi la nostra Serie B. Nella stagione 1921/22, nelle fila della Reggiana, gioca l’unico granata mai approdato in Nazionale, l’oriundo Felice Romano.
A cinque anni dalla sua nascita, nel 1924, i granata giocano la loro prima stagione in Divisione Nazionale, l’attuale Serie A. Ci resterà un anno, per poi iniziare un’altalena tra le prime tre serie che durerà fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Fino agli anni Cinquanta sarà la Serie B la dimensione della Reggiana, ma nel 1953, dopo una tentata combine con il Parma, precipita addirittura nei Dilettanti Nazionali.
Con Del Grosso in panchina, gli emiliani ritrovano la Serie B in maniera stabile fino al 1976, quando la “Regia” torna in Serie C per restarci fino alla fine degli anni Ottanta. Storica, il 16 maggio 1993, l’ultima di Serie B contro il Cesena: l’1-1 finale significa, per i granata, la storica promozione in Serie A. Quella successiva sarà una stagione storica: le parate del portiere della nazionale brasiliana Taffarel valgono la salvezza. Nel 1995, la Reggiana torna in Serie B, dove ingaggia un giovane allenatore che farà molto parlare di sé negli anni successivi: Carlo Ancelotti. Con Carletto in panchina, nel 1996 arriva un terzo posto che vale la Serie A. L’anno successivo, però, Carletto va al Parma, la Reggiana retrocede, ed imbocca una spirale che la porterà fino alla C2. Poche settimane fa, dopo tante peripezie societarie, l’agognata risalita fino alla Serie B.