Accadde oggi: Grosso – Del Piero. Andiamo a Berlino Beppe!

Copyright: imago/Kosecki

Il 4 luglio del 2006 è il giorno in cui l’Italia di Marcello Lippi affronta ed elimina la Germania padrona di casa al mondiale tedesco di Germania 2006. Una Germania molto presuntuosa, come spesso accade, che punta tutto sulla tattica dell’intimidazione. Intimidazione  creata ad arte dai media tedeschi, con l’ormai famosa, o famigerata, “pizza arrivederci”. Per chi non se la ricordasse, era una pizza particolare in cui ogni giocatore facente parte della spedizione azzurra, rappresentava una fetta di pizza pronta da mangiare. La paura dei tedeschi era palpabile. Al termine del match, inutile ricordare come le fette di pizza chiamate “Grosso” e “Del Piero” siano andate di traverso ai simpatici tedeschi.

Quella che va in scena al Westfalen stadium di Dortmund è la migliore partita non solo degli azzurri ma di tutta la rassegna iridata. La partita è giocata a viso aperto da entrambe le squadre e sia Germania che Italia possono segnare da un momento all’altro. Sia Lehman che Buffon sono bravissimi a sventare gli attacchi avversari. Gli azzurri sono anche sfortunati a causa di un palo e di una traversa colpiti prima da Alberto Gilardino poi da Gianluca  Zambrotta nei tempi supplementari.

GROSSO – DEL PIERO: TEDESCHI A CASA

Quando i rigori sembrano l’unica strada possibile per decretare la finalista del 9 luglio allo stadio Olimpico di Berlino, ecco la svolta. Un calcio d’angolo causato da un’ottima parata di Lehman su un tiro dalla distanza di Andrea Pirlo, nasce la parabola che porta il goal azzurro. Del Piero batte l’angolo, Pirlo vede con la coda dell’occhio Fabio Grosso, smarcato a centro area, il terzino del Palermo che fa esplodere un sinistro a giro. Ecco fatto il goal dell’1-0. Finita? Assolutamente no, c’è il tempo di un’azione in contropiede che porta al raddoppio. Fabio Cannavaro, uno degli eroi di quel mondiale, dà il via all’azione perfetta, culminata dalla corsa di Alessandro Del Piero che, su assist di Gilardino, piazza la palla all’incrocio dei pali, alla destra del portiere tedesco. L’Italia si qualifica per la finale di Berlino, il resto è storia.