Accadde Oggi: Barbados-Grenada, l’assurdo del calcio
Il calcio, in tutta la sua lunga storia, ha vissuto decine di cambiamenti, per diventare quello che è oggi. Dall’introduzione delle sostituzioni, all’inizio neanche contemplate, ai cartellini, dal fuorigioco al golden goal. Passando per innumerevoli aggiustamenti regolamentari, alcuni dei quali assurdi e solo temporanei. Come quello che ci porta dritti dritti al 27 gennaio 1994, giorno di Barbados-Grenada della Shell Caribbean Cup, la Coppa dei Caraibi di Calcio. Una partita che, a modo suo, ha segnato la storia del calcio, proprio per l’assurdità del regolamento della competizione. Che ha dato vita, come vedremo, a un incontro strampalato e a scene farsesche.
Gli organizzatori del torneo, non si sa bene per quale strano motivo, decidono che le partite non possono finire in parità, neanche quelle dei gironi. Una norma pensata, immaginiamo, per garantire maggiore spettacolo, ed evitare che si giochi per lo 0-0. In caso di pareggio nei 90 minuti, si va ai supplementari, con la regola del Golden Gol, che per fortuna nella storia del calcio ha avuto vita breve. Non solo: il gol segnato nell’extra time vale doppio. In sostanza, se un match finisce 2-1, con il gol vittoria segnato nei tempi supplementari, il risultato verrà refertato come 3-1. E non finisce qui: anche in caso di vittoria ai rigori la differenza reti dirà +2 per chi vince. Una palude regolamentare, che influisce ovviamente anche su differenza reti e classifica finale.
A farne le spese sono, appunto, gli sbalorditi spettatori di Barbados-Grenada. Barbados, per superare il turno, deve vincere con due gol di scarto. E ci va vicino, se non fosse per il gol dell’1-2 di Grenada nei minuti finali. Finita? Neanche per sogno, Barbados-Grenada è appena cominciata, perché dopo qualche minuto, i giocatori hanno il colpo di genio: perché provare a segnare il 3-1 rischiando di non riuscirci? Meglio segnare un’autorete e mandare la partita ai supplementari. Sì, andrà proprio così. C’è della logica nel piano del difensore Sealy e del portiere Horace Stoute, che architettano l’autogol. Che, però, arriva troppo presto.
Grenada, infatti, perdendo 3-2, avrebbe comunque passato il turno, proprio per la differenza reti, e così gli ultimi minuti regolamentari Barbados li passa ad evitare il gol. In entrambe le porte. Ecco, la partita più cervellotica della storia del calcio moderno è servita. E alla fine, Barbados-Grenada finisce 3-2, il piano arzigogolato ma geniale dei giocatori barbadini funziona, la qualificazione è loro, tra lo stupore e le risa del pubblico pagante.