Abodi torna a parlare delle plusvalenze: “Serve autoregolamento”

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Andrea Abodi torna a dire la sua sul tema delle plusvalenze fittizie. Il caso che ha travolto la Juventus continua a tenere banco. Il Ministro dello Sport e dei Giovani si trovava a L’Aquila per una serie di incontri su Centro di formazione del Servizio civile universale che sorgerà nel capoluogo. A margine dell’evento è intervenuto sul tema delle plusvalenze fittizie e sulla proroga delle concessioni televisive. Di seguito ecco le sue dichiarazioni raccolte e riportate dai colleghi de L’Ansa.

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(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Abodi: “Regole comuni e miglioramento della normativa interna nel calcio”

“Sul tema in generale di una cattiva gestione di alcune società calcistiche, prima di tutto nel rispetto dell’autonomia, mi auguro che ci sia un’autoregolamentazione all’interno del sistema federale. Tenendo conto anche di ciò che viene fatto a livello europeo. Resta il tema della competitività: regole comuni e miglioramento della normativa interna nel calcio. Bisogna fare in modo che ci possa essere un’equa competizione a livello nazionale e internazionale. Bisognerà contrastare le patologie gestionali e fornire strumenti che garantiscano l’equa competizione. A volte si determinano condizioni che non garantiscono una competizione corretta”.

“Ma questo entrerà a far parte così come il tema del sistema radiotelevisivo, audiovisivo collegato allo sport di un provvedimento che cercherò di elaborare insieme ad altri colleghi perché il tema è interdisciplinare. Faremo ciò con la Lega di A, la federazione e le altre leghe calcistiche”.

“Un gioco di squadra che quasi mai si è praticato, tanto più nell’ambito del sistema radiotelevisivo e delle piattaforme digitali, che genera risorse finanziarie non soltanto per la Serie A: il 10% di questo fatturato viene redistribuito all’interno di tutta la filiera calcistica ed è parte importante del contributo pubblico che si alimenta con il 32% della fiscalità sportiva che ogni anno lo Stato reinveste nel sistema dello sport italiano”.

“Per quanto riguarda il tema della bocciatura dell’emendamento sull’eventuale estensione per due stagioni sportive dei contratti con i licenziatari TV e OTT per la Serie A, ricordo che il Parlamento ha ritenuto non opportuno procedere e mi posso limitare a dire che condivido pienamente questa decisione”.