Nel giuoco del calcio vince chi fa più gol dell’avversario. Ecco, appunto: il gol. Quello che manca alla Nazionale di Roberto Mancini, ma non solo.
L’Italia si ritrova, l’Italia gioca, l’Italia entusiasma… l’Italia non segna. Anche contro l’Olanda, gli Azzurri confermano il loro bel gioco, ma allo stesso tempo anche la difficoltà di trovare la via del gol. La staffetta Immobile-Belotti ha il solo risultato di confermare che entrambi non hanno nel loro DNA, almeno in campo internazionale, i gol necessari alla compagine di Mancini per definirsi davvero di nuovo GRANDE.
L’astinenza di bomber, però, non è un problema che riguarda solo la Nazionale attuale. All’intero movimento calcistico italiano manca un bomber da anni, o meglio, da decenni.
Innanzitutto: cosa significa Bomber? Nel linguaggio sportivo, gran realizzatore di gol, cannoniere, ma è una definizione un po’ vaga, un po’ troppo generale. La definizione di un bomber della Nazionale italiana deve essere più precisa, più puntigliosa. Quindi, prima di tutto, proviamo a capire chi veramente può definirsi Bomber.
Innanzitutto, un Bomber deve segnare. Questo è scontato. Quindi, restringiamo il cerchio inquadrando solo i calciatori che hanno raggiunto la doppia cifra di gol in Nazionale: sono 34 calciatori.
Segnare, però, non è sinonimo di segnare tanto. Dieci gol in Nazionale possono essere raggiunti in poche o tante partite. Quindi restringiamo ulteriormente il cerchio incrociando il numero dei gol con il numero di presenze, definendo così la media gol a partita. Un bomber è un calciatore, non per forza un attaccante, che segna con una continuità maggiore rispetto agli altri. Restringiamo ulteriormente il cerchio escludendo i giocatori con un numero di gol in Nazionale pari o superiore a 10, ma con una media gol a partita inferiore a 0,42 (ossia la media dei gol a partita dei 34 calciatori in doppia cifra in Nazionale). In questo secondo taglio, vengono esclusi Spillo Altobelli (25 gol in 61 partite), Balotelli (14 gol in 36 presenze) ed altri 18 calciatori tra cui Ciro Immobile (solo 10 gol in 41 presenze). Restano così i veri Bomber: 14 giocatori con almeno 10 gol in Nazionale ed una media gol a partita di almeno 0,42.
L’ultimo della lista dei 14, per numero di gol segnati, è Riccardo Carapellese, attaccante di Milan, Torino e Genoa che, tra gli anni ’40 e gli anni ’50, ha totalizzato 10 gol in 16 presenze, con l’invidiabile media di 0,63 gol a partita. Mario Mignozzi e Gino Colaussi, protagonisti negli anni ’30, sono rispettivamente 12simo e 13simo nella lista con 13 gol in 29 prezenze e 15 in 25. All’undicesimo posto Angelo Schiavio (15 gol in 21 presenze negli anni ’30) con una media di 0,71 gol a partita. Julio Libonatti, autore di 15 gol in sole 18 partite tra gli anni ’20 e ’30, ha una delle medie gol più alte tra i Bomber azzurri, ma è decimo per gol segnati. Roberto Bettega è nono con 19 reti in 42 presenze. All’ottavo posto Paolo Rossi che ha segnato 20 gol in 48 presenze azzurre ed ha una media di 0,42 gol a partita. Settimo uno dei più recenti Bomber azzurri: Christian Vieri: 23 reti in 49 presenze. Leggermente meglio di lui ha fatto Filippo Inzaghi. L’attuale tecnico del Benevento ha uno score di 25 gol in 57 partite (0,44 gol a partita). Lo stesso Inzaghi è l’ultimo Bomber nazionale in ordine di tempo. Super Pippo ha segnato le ultime reti in Nazionale nel 2007 contro le Isole Faroe. Meglio di lui in termini numerici hanno fatto: Adolfo Baloncieri (25 gol in 47 presenze nell’Italia degli anni ’20) e Roberto Baggio (27 reti in 56 partite). I primi tre posti coincidono con il club dei 30: tre giocatori che contano almeno 30 gol con la maglia azzurra. Il gradino più basso del podio è occupato da Silvio Piola. Lo storico attaccante di Lazio e Novara ha segnato 30 gol in due decenni di Italia (gli anni ’30 e ’40) in cui ha totalizzato 34 presenze. E’ sua la miglior media gol a partita: 0,88. Giuseppe Meazza, invece, è secondo per numero di gol segnati in Nazionale: 33 in 53 presenze (media gol a partita 0,62). Al primo posto della classifica marcatori italiana c’è Gigi Riva. Lo storico attaccante del Cagliari ha 35 gol in 42 presenze, mantenendo così una media gol altissima: 0,83 gol a partita, secondo insieme a Libonatti e dopo Meazza.
L’ultimo Bomber azzurro, perciò, è stato Filippo Inzaghi. Da allora la Nazionale maggiore non ha un attaccante (o comunque un giocatore) in grado di definirsi Bomber. Da allora attaccanti come Fabio Quagliarella, Antonio Di Natale, Cassano, eccetera, non sono stati all’altezza dei predecessori. E quest’anno, con gli Europei che aspettano (forse), la situazione non è migliorata: Belotti ed Immobile non riescono a garantire alla Nazionale di Mancini i gol che servono per concretizzare il bel gioco mostrato in campo. La soluzione? In panchina scalcia Ciccio Caputo. Colui che con il Sassuolo ed in Serie A può definirsi sicuramente un bomber, vuole dimostrare di esserlo anche per la Nazionale. E a furor di popolo, Mancini potrebbe dargli un’opportunità.