A Manchester il crocevia di una stagione segnata

Guardiola, alla guida del Manchester City

(Photo by TIM KEETON/POOL/AFP via Getty Images)

Domani la Premier vivrà l’ultima possibilità di continuare ad essere ancora interessante e, soprattutto, contendibile. A Manchester il City, che viene da una striscia di 21 vittorie consecutive, aspetta lo United, secondo in classifica a 14 punti. Un abisso che, alla 28esima giornata, resterebbe tale anche in caso di vittoria dei Red Devils. Che hanno l’obbligo morale di provarci, non solo per ravvivare un campionato che si avvia verso una veloce archiviazione, ma anche per dimostrare di essere una contendente credibile al titolo.

Per ora, l’obiettivo, terreno ma tutt’altro che scontato, è la qualificazione alla prossima Champions League. Tutt’altro che scontato, perché il Manchester United ha sì 5 punti in più dell’Everton quinto, ma anche una partita in più. Dietro, il Leicester è ad un solo punto, il Chelsea con Tuchel ha trovato la quadra, il West Ham non ha nulla da perdere e il Liverpool ha un bisogno disperato di fare punti e rimettersi in carreggiata. A Solskjaer viene chiesto di fermare la corsa di Guardiola, ma lui ha ben altro a cui pensare, non ultima l’andata degli ottavi di Europa League contro il Milan, di scena giovedì. Le speranze di vittoria passano per un attacco che, contro le big six, non segna quasi mai. Riusciranno Bruno Fernandes, Rashford e Cavani ad invertire la rotta?

Per il City, come detto, quello di domani è un match point gigantesco. Con una vittoria si porterebbe a +17 sullo United e, ipoteticamente, a +18 sul Leicester. The end. Comunque sia, per Guardiola la Premier è evidentemente una formalità, e allora domani sarà l’occasione per provare qualcosa, e risparmiare qualcuno, in vista del ritorno degli ottavi di Champions League. Non che il Gladbach possa intimorire questo City, ma in Europa è sempre meglio non abbassare la guardia, come dimostra il match di andata. Cancelo, celebratissimo in Inghilterra come in Italia, dovrebbe riposare, così come il gioiellino Foden. Al loro posto chance per Zinchenko e Mahrez, tutt’altro che una seconda chance. Per il resto, Guardiola schiererà la formazione migliore, perché chiudere il campionato, virtualmente, con dieci partite di anticipo, rende più semplice anche la Champions.