A Cesare quel che è di Cesare, ma la Fiorentina non guarisce

A Cesare quel che è di Cesare, ma la Fiorentina non guarisce

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Immaginarsela peggio di così risulta difficile. Una domenica da cancellare al più presto. Per la Fiorentina e per Cesare Prandelli. Il paradosso che, inevitabilmente, ferisce ancor più il popolo viola, è che la prestazione non è stata neanche così negativa. Si suol dire che, spesso, ci si attacca troppo al risultato. Sicuramente è vero, ma è difficile ignorare sei gol. E, la prestazione a tratti positiva, non fa che aumentare i tormenti. Perché se, tirando fuori qualcosa, finisci per prendere sei gol, allora c’è davvero un problema grave. Date a Cesare quel che è di Cesare. Sì. Perché il lavoro di Prandelli è sotto agli occhi di tutti. Inutile lasciarsi andare a stillicidi mediatici.

Lavorare sulla testa

Cosa manca alla Fiorentina? Cosa è riuscito quella sera contro la Juventus e che, ora, non riesce più? Difficile spiegarlo dopo una prova del genere. Inevitabilmente, l’aspetto mentale conta. E, giornate come queste, stanno diventando un po’ troppo frequenti. Non che la Fiorentina prenda sei gol ogni domenica ma se, giochi bene con la Lazio ma perdi, giochi bene con l’Inter ma perdi, poi giochi discretamente col Napoli ma vieni demolito per 6-0, c’è da lavorare sulla testa dei calciatori. Il tecnico Prandelli ha chiesto scusa ai tifosi, ma non può essere solo colpa del tecnico. Adesso, più che mai, bisogna abbassare la testa e ripartire, perché la Fiorentina ha giocatori di qualità, così come d’esperienza. Sia anche più presente la società, più vicina al gruppo in questo momento delicato. Bastone e carota. Oggi, però, servono davvero tante carote. perché massacrare una squadra dopo sei gol, è troppo semplice e inutile.

Prandelli riparta dalle buone cose che la sua Fiorentina fa vedere. Per legittimare ciò che sta migliorando, in attesa che i risultati seguano la qualità. Ci vuole tempo e non è semplice. Il tecnico ha raccolto un’eredità pesante, ma conosce abbastanza la Fiorentina per sapere da dove ripartire. Per guarire questa squadra e ridare lustro ai suoi tifosi.