A Bologna nascono prospetti di top player | Ndoye, il prossimo anno segnerà gol per lo scudetto

Dan Ndoye, esterno del Bologna e della nazionale svizzera, classe 2000 - lapresse - calcioinpillole.com
L’ennesima perla di Sartori è diventato l’oggetto del desiderio delle big. Bologna sta troppo stretto a Ndoye. Il prossimo anno lotterà per lo scudetto.
Se il Milan sta facendo più che un sondaggio per provare a strappare Giovanni Sartori al Bologna, vuol dire che è sulla strada buona per la ricostruzione su base solide. L’ennesima stagione sopra le righe dei felsinei è figlia di tanti fattori: in primis della strategia di mercato del direttore dell’area tecnica rossoblù, tramutata in risultato dalla visione di Vincenzo Italiano.
Ecco svelato il mistero per cui il Bologna riesce a vendere giocatori, in alcuni casi prospetti di top player, perché sa che può scovarne altri a un prezzo contenuto, creare super plusvalenze a non finire. Così in fondo è nata l’Atalanta dei miracoli. Il club felsineo è sulla buona strada per essere alla stregua di una Dea.
Con Sartori e Di Vaio si possono ambire ad alti traguardi. E fa niente se Thiago Motta ha preferito lasciarsi ammaliare da una Signora che l’ha usato e poi lasciato in pochi mesi, tanto Sartori e Di Vaio avevano identificato in Vincenzo Italiano la valida alternativa all’italo-brasiliano.
E fa niente se vanno via Calafiori e Zirkzee, tanto c’è un Beukema che ora tutti vogliono. Ma anche Jens Odgaard, trasformato in super trequartista da Vincenzo Italiano. Oppure Santi Castro, il Torito finito nel mirino dell’Inter, un valido alter ego di Lautaro Martinez. Ferguson, poi, non lo si scopre certo oggi: un’altra magia della squadra mercato rossoblù.
L’ultimo hype
Con il gol al Napoli di tacco si è ricreato l’hype intorno a Dan Ndoye, esterno offensivo classe 2000, un pò senegalese di origini, nazionale svizzero, che il Bologna prese dal Basile per 9 milioni più due di bonus. Ora ne vale almeno il triplo.
Tutto merito delle sue qualità, inserite in un contesto di sistema di gioco che esalta il suo enorme talento, un mix di forza fisica, rapidità e intelligenza tattica. Ma anche disciplina, umiltà e una voglia matta di migliorarsi. A Bologna ha trovato l’ambiente ideale per esplodere, anche se gli inizi non sono stati semplici. Perché? Perché non segnava e sbagliava tanti gol già fatti. Ci ha pensato Vincenzo Italiano a migliorarlo, ora fa gol con maggiore continuità, realizzando perle come il “taconazo” al Napoli. Già, il Napoli.
Il ritorno di fiamma
Conte lo voleva a gennaio per rimpiazzare Kvara. Il Bologna ha rifiutato 30 milioni di euro. DeLa, coi soldi per la cessione del georgiano, ma con in mano la carta jolly Osimhen, potrebbe alzare la posta questa estate. Inter, Milan e Juventus lo stanno attenzionando, così come alcune squadre di Premier.
A certe cifre il Bologna lo cederà, tanto figuriamoci se Giovanni Sartori non troverà qualche prospetto di talento da fa sbocciare nella squadra di Vincenzo Italiano, o di qualsiasi altro bravo allenatore in grado di continuare a far sedere il Bologna al tavolo delle grandi.