Euro 2020, la TOP11 dei quarti: tre italiani in campo
Si concludono i quarti di finale ed Euro 2020 entra nella sua fase conclusiva: tre partite per decretare i campioni d’Europa, i trionfatori de torneo continentale per nazionali più atteso di sempre. A contendersi il titolo sono rimaste in quattro: la Spagna di Luis Enrique che, pur non incantando, ha messo a segno due cinquine di fila eliminando squadre spinose come Croazia e Svizzera; l’Italia di Roberto Mancini, una delle più belle de torneo ed ora, a questo punto e dopo aver battuto una big come il Belgio, forse la favorita; la Danimarca di Hjulmand che aveva iniziato con lo shock di Eriksen e che si è subito rialzata arrivando con merito fino alle semifinali dove affronterà l’Inghilterra di Southgate, unica squadra ancora imbattuta nel torneo e che ha eliminato la Germania agli ottavi.
Questo l’undici che secondo la nostra redazione rappresenta il meglio dei quarti di finale:
Portiere – Unai Simon 🇪🇸
In porta c’era l’imbarazzo della scelta tra Sommer, autore di almeno due tre miracoli, Donnarumma, protagonista di un paio di interventi da vero campione e Pickford, poco impegnato contro l’Ucraina, ma che arriva alle semifinali con zero gol subiti. Alla fine abbiamo scelto Unai Simon che, dopo la figuraccia della clamorosa papera negli ottavi contro la Croazia, si riscatta con un’ottima prestazione coronata da incantatore dei rigoristi svizzeri. Ai calci di rigore, infatti, il giovane portiere basco ipnotizza gli avversari con i suoi movimenti sulla linea di porta che regalano alla Spagna la semifinale contro l’Italia.
Terzino destro – Maehle 🇩🇰
Spostato a sinistra nella sua nazionale, per lui fa poca differenza. Percorre la corsia con naturalezza e fa lo stesso per lui se si tratta di difendere o di attaccare. Il suo cross d’esterno destro per il gol di Dolberg è uno spettacolo.
Difensore centrale – Akanji 🇨🇭
Eliminato con la sua Svizzera, resta uno dei migliori difensori ammirati in questo torneo. Anche contro la Spagna, dalle sue parti non si passa: chiude tutti gli spazi ed è capace anche di far ripartire la manovra. Peccato sia tra le vittime di Unai Simon dal dischetto. Contro la Francia la sua trasformazione era stata impeccabile.
Difensore centrale – Chiellini 🇮🇹
La sua missione era quella di fermare Romelu Lukaku, missione che sembrava impossibile e che, invece, Giorgione ha trasformato in realtà. Una partita che lo riporta alla forma degli anni migliori, un torneo che potrebbe chiudere alla grande la sua carriera in Nazionale (?).
Terzino sinistro – Shaw 🏴
Gioca solo 65’, ma lo fa alla grande. La sua Inghilterra è troppo per l’Ucraina di Shevchenko e lui la fa da padrone sulla corsia di sinistra. Due assist per suggellare una prestazione coi fiocchi.
Centrocampista centrale – Pedri 🇪🇸
Qualità e visione di gioco ai massimi livelli. Vede cose, traiettorie e corridoi che gli altri nemmeno immaginano. Ha una carriera luminosa davanti a sé e vuole iniziare vincendo l’Europeo con la sua Spagna.
Centrocampista centrale – Barella 🇮🇹
Quest’Europeo è la giusta continuazione di una stagione giocata ai massimi livelli. Qualità e quantità in mezzo al campo e la ciliegina sulla torta messa con un gol da grande campione che sblocca il risultato contro il Belgio. Regala anche un assist ad Immobile, ma l’attaccante della Lazio non ne approfitta.
Centrocampista centrale – Jorginho 🇮🇹
Padrone del telecomando dell’Italia di Mancini. Decide lui quando è il momento di accelerare, quando bisogna mantenere il possesso palla, quando bisogna verticalizzare e quando c’è bisogno anche di soffrire non tira indietro la gamba. Campione assoluto arrivato alla massima espressione di sé stesso… e con Champions ed Europeo, magari, un pensierino al Pallone d’oro non sarebbe utopico.
Attaccante destro – Sterling 🏴
Uno dei migliori della sua Inghilterra che è una delle migliori squadre di questo torneo. Contro l’Ucraina, stranamente, non segna, ma il suo assist per il primo gol di Kane è spettacolare e vale almeno mezza rete. Imprendibile per i difensori avversari.
Punta centrale – Kane 🏴
Si è sbloccato agli ottavi di finale contro la Germania ed ora non si ferma più. Trova due gol decisivi: il primo dopo pochissimi minuti ed il secondo personale che sancisce il momentaneo 3-0 che chiude la partita. Va vicino alla tripletta personale con un tiro al volo che avrebbe fatto impazzire l’Olimpico.
Attaccante sinistro – Doku 🇧🇪
Di certo il suo dirimpettaio avversario, Lorenzo Insigne, risulta maggiormente decisivo nel risultato finale e meriterebbe un posto in questa formazione, ma Doku si prende la scena con un prestazione super che sancisce la nascita di un nuovo potenziale campione internazionale. È l’unico che la difesa azzurra proprio non riesce a tenere. Fa impazzire Di Lorenzo che non sa più come fermarlo, si procura un calcio di rigore e crea pericoli continui con cross e tiri dal limite. Il tutto a soli 19 anni.