800 milioni di euro: vendono le quote di maggioranza agli arabi | Apocalisse in Serie A
Nuovo assalto arabo al campionato italiano. Stavolta niente giocatori o allenatori: si puntano direttamente i club di Serie A.
Con il senno di poi, a Mourinho questa estate non conveniva accettare la “proposta indecente” da parte dell’Arabia Saudita, visto che con la proprietà, in primis, non c’era proprio dialogo? Tutti bravi con il senno del poi.
Ma le avvisaglie, attriti e polemiche e incomprensioni, c’erano molto prima di quel martedì 16 gennaio, giorno nel quale Mourinho è stato sollevato dall’incarico di allenatore della Roma, il quarto esonero di fila della sua carriera da Special One.
È da dopo la finale di Budapest contro il Siviglia che c’era stata una netta rottura tra Mourinho e la società. Il portoghese avrebbe tuonato “merito di più” ai Friedkin per non essere stato difeso e spalleggiato dai Friedkin.
Da lì in poi il silenzio, fino alle parole forti tuonate nell’ufficio dei Friedkin nel giorno dell’esonero da allenatore giallorosso, con tanto di rinfacci per tutte le cose che non hanno funzionato. Il matrimonio tra Mourinho e l’Arabia Saudita mancato questa estate potrebbe essere stato soltanto rimandato.
Mourinho d’Arabia
Già, secondo l’Asharq Al-Awsat, uno dei media sauditi, José Mourinho sarebbe in trattativa con Al Shabab, formazione di cui è stato ospite il Napoli in questi giorni della Supercoppa Italiana, club che questa estate stava per convincere Ciro Immobile a giocare nella Saudi Pro League.
Lo Special One avrebbe avuto un colloquio da remoto con il diesse Dominico Tite, una trattativa che potrebbe decollare da un momento all’altro. Difficile che gli arabi si fermino stavolta, vogliono tutto: giocatori, allenatori, perfino investire nei club italiana.
Il Milan nel mirino: c’è di mezzo il Fondo PIF
La situazione del riassetto societario del Milan potrebbe rappresentare un’altra opportunità per gli arabi. Secondo Repubblica alcuni investitori sarebbero sbarcati a Milano per capire se ci sono i margini per rilevare quote del club.
Secondo fonti finanziarie saudite, alcuni emissari di Riyadh sarebbero pronte a saldare il debito (550 milioni di euro più interessi) contratto da RedBird col fondo angloamericano Elliott della famiglia Singer. Ma con un’operazione da circa 800 milioni vorrebbero rilevare le quote di maggioranza del Milan. Un club valutato più di un miliardo e mezzo col bilancio in attivo. Mourinho lì, in Saudi Pro League, gli arabi qui, dopo esser passati in Inghilterra e presi il Newcastle.