Sassuolo, Carnevali: “Noi modello sostenibile ma ci criticano”
Giovanni Carnevali, AD del Sassuolo, ha fatto il punto sulla strategia societaria dei neroverdi. Di seguito le sue parole al Corriere dello Sport.
Sassuolo, le parole di Carnevali
“Quanti ragazzi sono passati di qua prima di spiccare il volo. Quasi dieci anni qui e tutti in Serie A. Nel 2019 potevo andarmene ma ho preferito restare fedele alla famiglia Squinzi. Mercato? Ora sono a casa col Covid e siamo riusciti a chiudere per Scamacca col West Ham e ironia della sorte era successo lo stesso con Boga tra dicembre e gennaio. 60 milioni per due cessioni mi sembra una buona cosa no?”.
MAROTTA – “Crescere al suo fianco è stato formativo, io ero un team manager ma facevo anche altro”.
SQUINZI – “Purtroppo è mancato nel 2019, il suo sogno era vedere i giovani del Sassuolo in azzurro. Aveva impostato il club con i caratteri e i parametri dell’azienda. Il Sassuolo oggi è un modello di calcio sostenibile e qualcuno ci considera un’anomalia del sistema. Modello che si potrebbe adattare anche ai club di prima fascia. Chiaro che qui ai giovani si dà tempo di crescere, sbagliare e maturare, ma allo sviluppo del talento noi abbiniamo sempre la competitività”.
SCAMACCA – “E’ il presente e il futuro della Nazionale, nell’ultimo anno è migliorato tantissimo, deve soltanto imparare a giocare di più con i compagni”.
SERIE A – “La Juve è quella che è migliorata di più, l’Inter parte alla pari se non dovesse vendere Skriniar con Lukaku hanno fatto un colpo pazzesco. Le altre sono tutte dietro anche se il Milan può confermarsi. C’è molto entusiasmo a Roma per l’arrivo di Dybala”.
LEGA – “Serve fare una svolta e il presidente Casini ha idee giuste in questo senso. Il punto di partenza deve essere un atteggiamento diverso da parte dell’assemblea”.