-7 al derby: la situazione di Inter e Milan
Mancano appena 7 giorni all’attesissimo derby tra Inter e Milan. Una sfida che mantiene sempre il suo fascino. Tanto più quest’anno. A differenza delle scorse stagioni, infatti, non sarà una lotta (troppo) impari nè, come accaduto qualche tempo fa, un match tra due nobili decadute.
Di fronte ci saranno l’Inter di Antonio Conte, favorita, al pari della Juventus, per lo Scudetto e un Milan, finalmente, tornato a lottare per grandi traguardi. Un big match, dunque, che si prospetta interessantissimo. Un derby, tuttavia, che vedrà molte assenze in campo o peggio.
In casa Milan, infatti, mancheranno due giocatori. Entrambi difensori centrali, ovvero Duarte e Gabbia. Il brasiliano è stato il primo caso di contagio all’interno della rosa rossonera, mentre l’ex Primavera è risultato positivo nella giornata di ieri. Situazione, dunque, difficile per Pioli che, come centrali difensivi, potrà disporre solo di Kjaer e di un Romagnoli a mezzo servizio. Buone nuove, però, sul fronte attacco data la guarigione di Ibrahimovic e il possibile rientro di Rebic.
Molto diversa, e peggiore, la situazione in casa Inter. Dopo le notizie di ieri, infatti, sono ben 5 i nerazzurri positivi al COVID. Tra questi i due difensori centrali titolari, Bastoni e Skriniar, e due alternative importanti a centrocampo, Gagliardini e Nainggolan, oltre al secondo portiere Radu. Conte, quindi, dovrà affidarsi a una difesa inedita composta da ben due terzini (D’Ambrosio e Kolarov) e un solo centrale di ruolo (de Vrij), mentre a centrocampo le scelte saranno ristrette a 4 per tre posti.
Assenze o peggio, come detto poc’anzi. A una settimana dal match, infatti, non è esclusa la possibilità che la sfida venga rinviata. I positivi, in questo momento 7, d’altronde, aumentano ogni giorno e potrebbero arrivare a un numero tale da dover rimandare il derby. Non solo, perchè a far saltare la sfida potrebbe essere, come successo per Juve-Napoli, la ASL, come dichiarato dal responsabile del reparto di malattie infettive del Sacco di Milano, Massimo Galli.