5 giornate di squalifica: in Serie A succede l’apocalisse | Torna in campo a febbraio
In Serie A potrebbe arrivare una vera e propria apocalisse sportiva: rischia cinque giornate di squalifica dopo le sue dichiarazioni.
Quando il Var venne introdotto per la prima nel calcio professionistico, erano tantissimi gli appassionati di calcio convinti che finalmente, grazie all’ausilio di questa nuova tecnologia, sarebbero lentamente andate ad esaurirsi tutte le velenose polemiche arbitrali, su errori veri o presunti, che quasi ogni domenica arrivavano nei post partita.
In fondo la tecnologia serve proprio a questo, ad eliminare, nei campi in cui è possibile, la fallibilità umana sostituendola con un sistema che non è in grado in alcun modo di sbagliare. In quel momento però i tifosi avevano forse un’idea troppo confusa di come sarebbe stato applicato il Var, pensando magari che potesse essere utilizzato nelle stesse modalità con cui viene ad esempio attivato il fuorigioco.
In quel caso infatti, la tecnologia non ammette errori di alcun tipo, come con la goal line technology: c’è un sensore che rileva l’effrazione e che nessuno può contestare. Discorso molto diverso della Sala Var che vediamo all’opera in ogni giornata di campionato, chiamato invece a valutare, avendo a disposizione rispetto all’arbitro che è in campo, tantissimi video da qualunque angolazione possibile, per correggere un eventuale svista arbitrale.
Il problema è che l’introduzione del Var non ha placato in alcun modo le polemiche arbitrali, anzi ha creato un’ulteriore nemico da contestare per allenatore e giocatori.
Non si fermano le polemiche arbitrali in Serie A
Questo è dovuto anche al fatto che il var viene utilizzato anche per situazioni che restano discrezionali nell’interpretazione, e un regolamento che ne consente tutt’ora un’applicazione ambigua.
Quest’anno nel nostro campionato sembrano persino esserci più polemiche e contestazioni del solito, come dimostra la recente indagine avviata nei confronti di Mourinho, dopo le sue frasi forse fin troppo taglienti e polemiche con l’arbitro Marcenaro.
Critica la Sala Var, adesso rischia cinque giornate di squalifica
Lo Special One negli ultimi anni sembra in realtà aver intrapreso una vera e propria crociata contro la classe arbitrale, ma stavolta rischia una squalifica molto lunga. Ma non è certo il solo allenatore che si sente penalizzato da certe decisioni prese sul campo.
Anche nei confronti dell’allenatore del Bologna Thiago Motta è stata avviata un’indagine dopo le frasi molto pesanti che rivolto all’arbitro Nasca che si occupa della Sala Var. Motta non ha infatti utilizzato mezzi termini: “Con lui sono sfortunato. Nelle sue mani il Var è uno strumento positivo che diventa un’arma, usata sempre contro le mie squadre. Anche oggi ne ha combinata una delle sue”. Thiago Motta rischia adesso fino a cinque giornate di squalifica.