1 Football Club, LIVE gli interventi di Bruscolotti, Cucchi e Parisi

1 Football Club

1 Football Club

Il mondo di Calcio in Pillole continua ad evolversi e a cambiare. Sempre nella direzione che amiamo: quella del racconto calcistico. Cerchiamo sempre di tenervi aggiornati su quelli che sono i temi del mondo del calcio, dalle news agli approfondimenti, passando per le parole dei diretti protagonisti, per finire alla nostra presenza negli stadi per raccontarvi gli eventi live. Per i nostri lettori, la diretta testuale di 1 Football Club, il programma condotto su 1 Station Radio da Luca Cerchione in onda in tutta la Campania ed in streaming sul web. Sul nostro sito, tutti i giorni, dalle 12.00 alle 13.00, troverete le dichiarazioni dei numerosi ed importanti ospiti del programma radiofonico. Ecco quelli di oggi: Beppe Bruscolotti, ex capitano del Napoli, Riccardo Cucchi, giornalista Rai e Fabio Parisi, agente Fifa.


BEPPE BRUSCOLOTTI

Sulle parole sullo Scudetto di De Laurentiis

“Non sono parole di comodo. Penso che anche lui abbia fatto le giuste analisi per arrivare anche allo Scudetto. C’è sempre stata una questione di bilancio ecc. Se il patron ha dichiarato questo..la tifoseria può sperare bene”.

Su Spalletti

“In questo momento gli fa piacere, perché vuol dire che la società di attrezzerà con l’organico per renderlo vincente. Deve potenziare la squadra nei punti in cui c’è bisogno. Bisogna solo fare degli acquisti mirati, qualcuno è già arrivato, qualcuno arriverà, bisogna solo sperare. Sul mercato ha già dato un ottimo segnale. Ha preso giocatori di valore, anche se è sempre tutto da vedere. Bisognerà vedere l’impatto con l’ambiente”.

Su Bernardeschi: ti piacerebbe?

“Se ha comprato due esterni vuol dire che quelli che il Napoli ha li vuole sostituire. Bisogna vedere poi come si sviluppa il mercato”. 

Servirà un vice Anguissa?

“Sì, serve quel giocatore tecnico, fisico e con una buona corsa. La richiesta è specifica. Il Napoli ne ha tanti e può scegliere. Se dovesse partire un Fabian o Zielinski, il Napoli è ben coperto”.

De Laurentiis crede davvero in Kvaratskhelia?

“Dicono un gran bene di questo giocatore. Se sono tanti a dirlo vuol dire che determinate caratteristiche le ha. Bisogna fare i complimenti a De Laurentiis per quello che sta facendo, speriamo che tenga fede fino in fondo”.

Su Koulibaly, Osimhen e Mertens

“L’idea della società è ben chiara. Anche con Insigne è nato il trasferimento per via dell’imposizione del giocatore alla società. Fino ad adesso non possiamo dire niente però. La cosa procede bene, anche se siamo legati a questi tre giocatori. Se dovesse arrivare un’offerta da 100 milioni non so quanto il Napoli possa tenerlo. Sappiamo il valore di Koulibaly, anche se non ha fatto una stagione perfetta”. 

Bernardeschi a zero è un’affare?

“Bisogna vedere l’integrità del soggetto e se ci sono i presupposti, anche dal punto di vista dello stipendio. Come esterno è normale che sia un buon giocatore. Ha bisogno di continuità”. 

Prenderesti Daniele Verde al Napoli?

“Sì, piacciono in tanti, ma farei un altro discorso. Aprirei gli occhi e guarderei un po’ più lontano da noi. Se guardiamo le squadre blasonate stanno portando avanti tanti giovani della “Cantera”. Questo secondo me non dovrebbe essere trascurato nelle società in Italia”. 


RICCARDO CUCCHI

Un commento sull’interesse della Lazio per Mertens

“Sarei felice se l’interessamento potesse concretizzarsi. Il giocatore l’ho sempre apprezzato, anche se sono dispiaciuto per Napoli, dato che è molto legato alla città. Mi pare di capire che le proposte di ingaggio, molto ridotte, potrebbero metterlo sul mercato. Il giocatore è molto apprezzato da Sarri. Sarebbe un acquisto importante per la Lazio”.

Un parere sul rinnovo di Sarri

“Pare che sia ormai ufficiale. Se così fosse, sarei davvero felice. Ha lavorato bene e si è inserito bene, si è fatto subito apprezzare dai tifosi e sono convinto che Sarri sia un’allenatore alla quale serva tempo per lavorare bene. Sicuramente per lui è stato faticoso cambiare la pelle della squadra. Mi pare che alla fine il risultato si sia visto. Sarebbe un grande errore cercare nella Lazio il Napoli di Sarri, perché è una cosa irripetibile. Sono anche convinto che, conoscendo l’allenatore, abbia una grande capacità di adattarsi alle situazioni. Non è un fondamentalista. Il quinto posto è un risultato straordinario per la Lazio”.

L’esperienza di Ancelotti è stata segnata da quella pregressa di Sarri a Napoli?

“Sì, e mi dispiace. Ancelotti è un’allenatore completamente diverso da Sarri, ed è di grandissima competenza, non solo sul campo, ma anche gestionale. Sa gestire gli uomini anche dal punto di vista psicologico. Questa Champions l’ha vinata anche adattando la squadra al modo di giocare. Mi spiace che il Napoli non abbia funzionato. Credo che la vicenda dell’ammutinamento abbia complicato la situazione. Credo che il rapporto con De Laurentiis sia ancora di rispetto reciproco però. Peccato che non ci sia stato il tempo di vedere il lavoro di Ancelotti più avanti. Sono convinto che una delle più brutte abitudini del calcio italiano è la poca pazienza. Se si fa una scelta tecnica bisogna sposare il progetto e dare tempo. Perché non riconoscere, per esempio, il lavoro di Klopp col Liverpool? Ha avuto tempo per lavorare. C’è eccessiva fretta nel calcio italiano di vincere subito. Il limite è brande, ed è di molte società. Sono contento che si arrivi fino al 2025 con Sarri”.

Sulle parole sullo Scudetto di De Laurentiis

“Il rapporto tra tifosi e De Laurentiis mi ricorda un pochino con il rapporto tra i tifosi della Lazio e Lotito. In tifosi pretendono dai presidenti un’attenzione alla passione popolare. Il calcio italiano è dominato da squadre del nord e da gradi investimenti però. A Napoli si chiede la speranza di raggiungere un grande obiettivo, e De Laurentiis ieri l’ha data. Mi metto anche nei panni di Spalletti, dato che le responsabilità siano abbastanza grosse”.

Bisogna trattenere Koulibaly?

“Non fino a dissanguarsi. Non sono favorevole ad un calcio che si copre di debiti. Il sistema lo sta patendo. Finché si riuscirà a tamponare grazie ai diritti televisivi si riuscirà a sopravvivere. Ma purtroppo le società in Italia si basano troppo su quello. In Italia manche la capacità manageriale, per esempio attraverso gli stadi. Penso sia corretto che il presidente tenga conto dei bilanci, indebitarsi creerebbe situazioni disastrose, Bisogna avere i piedi ben piantati per terra. Bisogna fare il passo in base alle possibilità che si hanno”.


FABIO PARISI

Su Senesi al Napoli

“Senesi è un buon giocatore, è nel radar del Napoli. L’offerta il Napoli l’ha fatta a Koulibaly. L’argentino ha una grandissima qualità, molto forte in impostazione, ha un buon piede sinistro, insomma, è un profilo molto interessante. Sostituire Kalidou è difficile, dato che è un monumento. Senesi però è una buona garanzia sul mercato”.

Sul futuro di Pjanic

“Non mi occupo più di lui. Penso che ora si occupi di lui Ramadani, io non ho novità”.

Credi che il Napoli debba intervenire sul mercato in qualche zona di campo in particolare?

“No, alla fine si è giocata lo Scudetto fino a buona parte del campionato. Dovrà cogliere le occasioni. Se ci saranno offerte per grandi giocatori come Osimhen, poi troverà il modo di rimpiazzarlo. Il Napoli non vuole cedere i suoi campioni, poi è chiaro che se arrivano delle offerte si valutano”.

La vittoria di Ancelotti col Real Madrid

“Carlo lo conosco da quando era ancora un giocatore del  Milan. I risultati parlano per lui, ed è uno dei pochi che ha vinto ovunque, un motivo ci sarà. Non si può dire che sia il migliore al mondo anche se i risultati sono dalla sua parte. In questo Real aveva un organico inferiore rispetto alle sue precedenti squadre, e ci ha messo del suo”.

Ci sono offerte per Udogie?

“Bisogna domandare queste cose a Guarino, che segue il giocatore. Chiaro che nel suo ruolo sta maturando ed è pronto. Può darsi che arrivino offerte importanti. Posso solo dire che Udogie ha dimostrato che ha delle qualità incredibili anche in Serie A”.