1 Football Club, gli interventi di Rino Foschi e Stefano Agresti

1 Football Club, gli interventi di Rino Foschi e Stefano Agresti

1 Football Club

Il mondo di Calcio in Pillole continua ad evolversi e a cambiare. Sempre nella direzione che amiamo: quella del racconto calcistico. Cerchiamo sempre di tenervi aggiornati su quelli che sono i temi del mondo del calcio, dalle news agli approfondimenti, passando per le parole dei diretti protagonisti, per finire alla nostra presenza negli stadi per raccontarvi gli eventi live.

Per i nostri lettori, la diretta testuale di 1 Football Club, il programma condotto su 1 Station Radio da Luca Cerchione in onda in tutta la Campania ed in streaming sul web. Sul nostro sito, tutti i giorni, dalle 12.00 alle 13.00, troverete le dichiarazioni dei numerosi ed importanti ospiti del programma radiofonico. Ecco quelli di oggi: Rino Foschi, ex direttore sportivo del Palermo e Stefano Agresti, direttore Calciomercato.com.


Interviene Foschi

Sulla triste notizia della morte di Zamparini

“Ho avuto la fortuna di lavorare con lui. Nel 2002 andai a Palermo e mi ha insegnato a fare bene questo mestiere, con onestà, con professionalità. Mi ha fatto divertire e amare il calcio. Era molto amico con Gianni Di Marzio, avevano un bel rapporto”.

Un aneddoto particolare

“Ce ne sono tanti. Mi ricordo quando vendetti Amauri alla Juventus, lui non ci credeva. Il ricordo più bello, probabilmente, è quello del primo campionato vinto con Guidolin. Nel 2008 mi disse ‘meglio staccare per un anno’ e io la presi male. Poi mi propose un ruolo importante, mi chiese di fare ‘il Galliani’ al Palermo. Una volta mi ricordo che lo accompagnai dal dentista. Aveva comprato una macchina molto bella e costosa; mi chiese: “mi fa male un dente, puoi guidare? La sai guidare?”. Risposi: “Presidente, le pare che non la so guidare?”. Il giorno dopo mi intestò la macchina e mi disse: “La guidi bene””.

Dybala il grande campione ceduto alla Juventus. Ce ne potevano essere altri?

“Beh abbiamo sempre ceduto giocatori alle grandi squadre. Ricordo anche Rinaudo, ceduto al Napoli per 7 milioni circa. Col Napoli avevamo un bel rapporto, anche da tifosi. Napoli e Palermo sono due città che hanno fatto bel calcio in tanti anni”.


Interviene Agresti

Un mercato di gennaio così non si vedeva da un po’

“Non si era mai visto forse. Vlahovic è stato l’acquisto più costoso della nostra storia del mercato di gennaio. E’ stato un mercato molto interessante. Sicuramente ci siamo divertiti”.

Juve regina del mercato invernale?

“Sicuramente sì. Vlahovic grande acquisto, ma sono stati importanti anche gli altri colpi. Ho criticato in passato i mercati della Juventus ma questo è stato eccezionale. Ha finanziato il colpo Vlahovic con delle cessioni importanti. Si è tolta l’ingaggio di Ramsey che era davvero pesante per la Juve”.

Idee definite già in autunno?

“Credo ci sia stata un’accelerazione ad un certo punto. La stessa Fiorentina, messa alle strette da Vlahovic, ha ‘forzato’ la mano con la Juventus perchè lo acquistasse subito. Credo che l’operazione doveva inizialmente concretizzarsi a gennaio”.

Su Napoli-Olivera e l’idea Parisi

“Credo proprio che sarà un giocatore del Napoli. Sicuramente non è tutto fatto ma c’è una sorta di promessa di sposare la causa del Napoli. Sarà il nuovo terzino e prenderà il posto di Ghoulam. Su Parisi sicuramente c’è interesse ma, al momento, credo che gli obiettivi siano altri”.

Sui rinnovi in casa Napoli

“Per i rinnovi di Lobotka e Rrahmani credo sia solo questione di tempo. Il Napoli vuole trattenere questi giocatori che, dopo una partenza a rilento, sono diventati importanti specialmente nel momento d’emergenza. Partenza lenta con Gattuso? Beh sicuramente avevano bisogno di fiducia. Rrahmani andò via dal Verona con Amrabat, entrambi hanno avuto difficoltà. Il Napoli ha fatto emergere Rrahmani, la Fiorentina non c’è riuscita con Amrabat. Su Lobotka c’è da sottolineare lo straordinario lavoro di Spalletti”.

Mercato Milan e Lazio

“Ho dato voto 4 ad entrambe. Il Milan secondo in classifica, specialmente con Inter e Juventus che si sono rinforzate, doveva fare qualcosa in più; ha anche perso Kjaer e non ha una rosa completa come le altre due. Sulla Lazio vale un po’ lo stesso discorso. Capisco il problema dell’indice di liquidità ma doveva fare di più; è riuscita almeno a togliersi Muriqi”.