1 Football Club, gli interventi di Paolo Bargiggia e Mauro Bergonzi
Il mondo di Calcio in Pillole continua ad evolversi e a cambiare. Sempre nella direzione che amiamo: quella del racconto calcistico. Cerchiamo sempre di tenervi aggiornati su quelli che sono i temi del mondo del calcio, dalle news agli approfondimenti, passando per le parole dei diretti protagonisti, per finire alla nostra presenza negli stadi per raccontarvi gli eventi live. Per i nostri lettori, la diretta testuale di 1 Football Club, il programma condotto su 1 Station Radio da Luca Cerchione in onda in tutta la Campania ed in streaming sul web. Sul nostro sito, tutti i giorni, dalle 12.00 alle 13.00, troverete le dichiarazioni dei numerosi ed importanti ospiti del programma radiofonico. Ecco quelli di oggi: Paolo Bargiggia, storico giornalista Mediaset ed opinionista calcistico e Mauro Bergonzi, ex arbitro di calcio e dirigente sportivo, ora club manager dell’Albissola.
PAOLO BARGIGGIA
Sulla lotta Scudetto
“Il Milan è nettamente in vantaggio e si merita lo scudetto. Anche l’Inter è stata brava a riprendersi dopo un momento difficile, ma il momento, le scelte ed il gioco del Milan è da ammirare. Il Milan si è sbarazzato dell’Atalanta, ed ha vinto attraverso il gioco. L’Inter ha risposto a Cagliari giocando anch’esso con qualità. Il Milan ha tre quarti di scudetto cuciti sul petto e con un pareggio a Sassuolo lo vince. Se lo merita la società e Pioli. Maldini, Massara e il fondo Elliot sono stati bravi e bloccando l’arrivo di Ragnick hanno avuto la loro ragione. Abbiamo ancora 90 minuti di un certo interesse ora”.
Un giudizio sul campionato
Non è divertente solo adesso, ma è stato appassionante dall’inizio. Ci sono stati strappi e ‘controstrappi’. Non dimentichiamoci che c’era anche il Napoli in corsa, che ha resistito fino alla fine. Va dato merito a Spalletti ed alla società. Bella anche la vittoria di ieri del Napoli contro il Genoa che è sceso in Serie B.
Sulla lotta salvezza
“Penso che salvo rovesci clamorosi si salverà la Salernitana. Giocherà davanti ai suoi tifosi contro un Udinese che ha pochi stimoli e ha molti risultati che sono venuti a mancare. Abbiamo avuto la conferma che certi errori dirigenziali si pagano, come il Venezia o il Cagliari, che ha esonerato Mazzarri quando era quartultimo. Sui pasticci di Giulini al Cagliari si potrebbe aprire un capitolo, ma non è il momento… Su Mazzarri poi c’è un contenzioso, ma non so se Giulini avrà molto successo”.
Sulla stagione della Juventus: è fallimentare?
“Secondo me per la Juve è fallimentare, soprattutto alla luce del licenziamento di Pirlo e Sarri, richiamando Allegri, che ha avuto una certa presunzione. Non ha mai fatto vedere un bel gioco, e Vlahovic ne è la punta dell’iceberg, che sembra smarrito. Le squadre davanti alla Juve hanno sfruttato meglio i giocatori che avevano. Per esempio, Spalletti ha valorizzato Anguissa e Lobotka, mentre Allegri non ha valorizzato nessuno”.
La Juve ripartirà da Pogba?
“Direi di no. Sicuramente i contatti ci sono stati, ma secondo me è più un incontro di cortesia, anche per i rapporti che avevano con Raiola. C’è il Psg che spinge per Pogba. Nedved non stravede per Pogba, che lo ritiene altalenante, e penso che la Juve non possa fare un tale esborso. Ora guadagna 16 milioni, dovrebbe ridursi l’ingaggio a 7/8 milioni per poterlo definire fattibile. Il Psg è più abbordabile per lui. La Juve non prenderà nemmeno Milinkovic-Savic, che Lotito sta spingendo al Manchester United. Penso che la Juve possa concentrarsi su Paredes, che ha un ingaggio più basso”.
Sul mercato in casa Juventus
“Il rinnovo di De Sciglio si farà, mentre è in bilico quello di Bernardeschi. A centrocampo abbiamo visto che Arthur non rientra più nei piani ed è verso l’uscita. Davanti penso che Di Maria sia un’ipotesi percorribile. Se accetterà di fare solo un anno di contratto penso che sia un arrivo fattibile. Il suo arrivo però chiuderebbe un possibile arrivo di Zaniolo. Mentre vedo ben avviata la trattativa per Raspadori con il Sassuolo, mentre attenzione a Morata, che potrebbe essere più lontano di quanto si pensi. L’Atletico non accetterà lo sconto chiesto dalla Juve sul riscatto. La Juve, anche controvoglia, sarà costretta a riscattare Kean, che non ha offerte sul tavolo”.
Il mercato del Napoli
“Anguissa verrà riscattato per circa 15/16 milioni di euro, dato che ha convinto. Oliveira? La priorità di mercato è chiudere nelle prossime due settimane, se ci riusciranno. Con il giocatore è già tutto fatto da tempo. Bisogna risolvere col Getafe il tipo di contratto di cessione, le clausole che le due società vogliono inserire, e che al momento non vengono accettate. Al momento Oliveira è il primo obiettivo. Se dovesse retrocedere il Getafe, su certi aspetti sarebbe più debole su certe contrattazioni. In una ventina di giorni penso che si possa decidere. Le alternative? Hickey del Bologna, che costa 15 milioni, ma anche Rogerio, che costa 12 milioni, poi c’è anche Parisi dell’Empoli, ancora meno caro. Il secondo step è chiarire la situazione Ospina entro la prossima settimana. De Laurentiis gli ha già fatto una proposta di due milioni, si vedrà. Su Koulibaly il Napoli sa che ci sono due proposte, del Barcellona e del Bayern Monaco, e le due società devono decidere se affondare il colpo viste le richieste di 40 milioni di De Laurentiis. C’è la possibilità che il difensore resti. Spalletti si sta battendo per far sì che non parta, così come per Ospina. Rinnovo di contratto di Meret, che potrà essere variabile: se non ci sarà più Ospina potrà fare il titolare, altrimenti, in caso contrario, potrà partire anche in prestito. Se Ospina accetterà l’offerta di De Laurentiis resterà e farà il primo portiere, mentre Sirigu e Mirante potranno essere i secondi portieri indiziati nel caso”.
Su Bremer
“È un sogno, soprattutto per i costi. Credo che realisticamente ci siano pochissime possibilità di vederlo al Napoli. La proposta di ingaggio del Napoli sarebbe inferiore a quella dell’Inter, non c’è competizione. è più realistico seguire la pista Casale, mentre viene anche apprezzato Ostigard, del Genoa. Questi profili sono monitorati in ogni caso, a prescindere dal futuro di Koulibaly”.
Su Mertens
“C’è la volontà di fare un altro anno di contratto. Il giocatore è affezionato, ma in questo momento non sono così certo di un suo rinnovo, anche se resta possibile”.
Sulla questione social nel Napoli
“Sembra una novità, ma tutti i contratti dei giocatori del Napoli sono tutti configurati così. Non solo Osimhen, ma la società può usufruire delle password social di qualsiasi giocatore, ovviamente chiedendo il permesso allo stesso. Non è una novità anche che in caso di fine contratto con gli sponsor ceda il rinnovo al Napoli”.
MAURO BERGONZI
Weekend positivo per gli arbitri?
“Tutto sommato sì. Erano delicati gli incontri, le partite fondamentali erano quelle di Empoli per la salvezza, e di Cagliari e Milano per lo Scudetto”.
Giusto il rigore della Salernitana?
“Rigore nettissimo. Mi lascia perplesso che Massa non lo abbia visto dal terreno di gioco. Il calcio di Romagnoli su Coulibaly si vede. Meno male che c’è stato il Var, che è nato per questo, per correggere questi chiari ed evidenti errori. Di Bello ha tolto un problema gigantesco alla classe arbitrale. Pensate senza il Var quante polemiche sarebbero scaturite!”.
Perché il rigore del Napoli è stato tirato due volte?
“Insigne calcia il pallone sul palo, Di Lorenzo lo riprende e lo insacca. Quest’ultimo era entrato in area di rigore prima che Lorenzo calciasse. Col Var queste situazioni vengono individuate, ed è stato giustissimo farlo ritirare. I calciatori a dover entrare in area devono essere due? Non mi risulta. Possono anche entrarne due, ma chi entra in area prima, prende il pallone e fa gol, è lui che ha fatto l’infrazione”.
Sull’episodio tra Kalulu e Pessina in Milan-Atalanta non è intervenuto il Var. Come mai?
“Quello è fallo per me, per la dinamica. Pessina era spalle alla porta, ha preso un colpo da dietro, ed è caduto in quel modo. Il Var è giusto che non intervenga, dato che era un’interpretazione lasciata al terreno di gioco. L’anno prossimo dovranno pensare di fare le coppie di arbitro e Var che siano affiatati, in modo lo stesso arbitro sia sempre con lo stesso Var e sappia come sono le sue valutazioni”.
Sul gol di Skriniar con la mano
“Sapeva che c’era qualcosa che non andava. Sul terreno di gioco è impossibile vederlo. Di Bello è al Var, ed è molto bravo al video. Nel futuro lui deve iniziare a ‘capire cosa fare da grande’. Ora è giovane, ma pian piano si delineeranno le figure per i prossimi anni”.
Migliore e peggiore arbitro della giornata?
“Il migliore è Doveri, che ha fatto un campionato meraviglioso. Mentre il peggiore è Aureliano in Udinese-Spezia, che è stata una partita diretta senza concentrazione, diretta male anche dal punto di vista atletico”.