1 Football Club, gli interventi di Marco Ballotta e Carlo Jacomuzzi

1 Football Club

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Il mondo di Calcio in Pillole continua ad evolversi e a cambiare. Sempre nella direzione che amiamo: quella del racconto calcistico. Cerchiamo sempre di tenervi aggiornati su quelli che sono i temi del mondo del calcio, dalle news agli approfondimenti, passando per le parole dei diretti protagonisti, per finire alla nostra presenza negli stadi per raccontarvi gli eventi live. Per i nostri lettori, la diretta testuale di 1 Football Club, il programma condotto su 1 Station Radio da Luca Cerchione in onda in tutta la Campania ed in streaming sul web. Sul nostro sito, tutti i giorni, dalle 12.00 alle 13.00, troverete le dichiarazioni dei numerosi ed importanti ospiti del programma radiofonico. Ecco quelli di oggi: Marco Ballotta (ex calciatore), Mario Giuffredi (procuratore sportivo) e Carlo Jacomuzzi (ex direttore sportivo di Napoli e Atalanta ed ex osservatore della Roma).


MARCO BALLOTTA

Sulla Conference League e le differenze con la Coppa delle Coppe
“La Coppa delle Coppe era diversa, perché dovevi vincere la coppa italia per parteciparvi. In questo caso si tratta solo di un piazzamento in classifica. Penso che sia comunque sempre un trofeo, ma è indubbio che non sia tra le competizioni più importanti.” 

Sul cammino della Roma in questa stagione
“E stata un’annata di alti e bassi, perchè è cambiato parecchio nella squadra. E arrivato un altro allenatore, quindi altre idee e altri meccanismi, ma credo che non sia una squadra di altissima livello. Chiaro che l’anno prossimo bisogna alzare l’asticella, perchè l’appetito vien mangiando, ma arrivare ad una finale è sempre e comunque un qualcosa di importante.”

Sulla Lazio e la Roma della prossima stagione
“Deve essere una stagione diversa questa, rispetto alla prossima. Sicuramente bisogna cambiare alcuni giocatori, ma come primo anno, è stato un anno di studio, e penso che tutti siano già all’opera per studiare il futuro. Se prendi certi tipi di allenatori devi essere consapevole che hanno bisogno di certi tipi di calciatori. La piazza ha delle pretese, e i nomi fanno sempre un bell’effetto, ma questo effetto dura finchè non vinci. Mou e Sarri sono allenatori con nomi altisonanti, che scaldano la piazza, e questo sicuramente fa bene al popolo. Siamo al primo anno per entrambe, ma come ho già detto dall’anno prossimo si dovrà fare di più.”

Sul possibile addio di Milinkovic-Savic
“Io penso che da quando lui è arrivato c’è sempre stata questa voce di addio, ma poi è sempre rimasto. Ci sono tante valutazioni da fare, e in questo caso bisogna capire se si vuole costruire il progetto intorno a lui, oppure se si vuole vendere per incassare e costruire una squadra, in generale, più forte. Penso che la Lazio debba valutare le offerte importanti, come è giusto che sia.”

Sul confronto fra le proprietà italiane e le cordate estere
“I nostri presidenti faranno fatica sicuramente,  ma non è automatico che con i soldi si vinca. Ricordiamoci che è sempre una sola squadra a vincere, e che sono sempre in quattro a qualificarsi in Champions. Chiaro che si perde del fascino, si perdono determinati valori, poi ovviamente il calcio cambia e si evolve, e questa cosa non può essere contrastata, bisogna accettarlo e gestire le cose al meglio. Sicuramente è impensabile poter competere con questa potenza, da un punto di vista prettamente economico, ma penso che i nostri presidenti terranno duro finchè possono. Secondo me il futuro sarà sempre più verso un calcio aziendale.”

Sulla stagione dell’Inter
“La stagione dell’Inter non è un mezzo flop, dato che ha vinto due trofei. Anche il Napoli aveva la possibilità di vincere il campionato ma ci sono stati dei risultati altalenanti da parte di tutte, e ad un certo punto nessuno sembrava volesse vincerlo questo scudetto. Alla fine ha vinto la squadra che è stata più costante, ed è giusto che lo abbia vinto il Milan. L’Inter è normale che abbia qualche rimorso, cosi come il Napoli.”

Sul portiere del Napoli
“Io sono sempre per i portieri italiani, ed è fuor di dubbio che Meret abbia bisogno di giocare. Lui ha bisogno di fare un campionato, ed è stato troppo tempo ai margini, ha bisogno di continuità. Se punti su Ospina, che si vada avanti con lui, ma Meret deve giocare.”


CARLO JACOMUZZI

Su Abraham
“Lui è un calciatore fisico, quindi l’adattamento non è stato cosi difficile. Mourinho lo conosce bene e la comunicazione è stata efficace. Molto ha fatto anche la disposizione tattica della Roma e dalla qualità dei trequartisti, lui è molto forte negli spazi ed è stato messo nelle condizioni di dare un apporto importante.”

Sulla prima stagione di Mourinho a Roma
“Ha fatto bene. Lui è riuscito ad esaltare la piazza, che era sopita negli ultimi anni. Mou è riuscito ad essere il riferimento assoluto del popolo romanista, ed è riuscito, con le sue qualità mediatico/comunicative è riuscito ad elevare alcuni elementi della squadra e della società. Ovviamente  bisognerà vedere l’anno prossimo cosa farà la squadra, perchè certamente ci si aspetterà di più.”

Su Dybala alla Roma
“Non so come potrebbe essere accettato alla Roma, sono un po’ perplesso. Bisogna valutare tante cose, dalla posizione in campo a tante altri fattori importanti. Lui non è associabile ad altri giocatori della Roma in passato, ma senza dubbio lui ha grande qualità, e questo è innegabile.”

Sul talento belga associato al Napoli
“Lui (De Ketelaere) è un ottimo giocatore, ma ovviamente è una questione di contestualizzazione della figura, ma è un calciatore di qualità e di quantità, e sicuramente ha delle potenzialità di inserimento. In questo momento tuttavia trovo difficile un suo inserimento stabile fra i titolari del Napoli, quindi c’è da valutare il futuro del mercato napoletano per capirci di più.”

Su Jorginho alla Juve
“Lui è un calciatore di grande qualità, e sicuramente ti farebbe fare un notevole salto in alto, visto che è un calciatore abituato a giocare a certi livelli, sia in Nazionale che con il Chelsea in Champions League. Sicuramente si sposerebbe con la mentalità vincente della Juventus e con le esigenze del club.”

Sul possibile addio di Osimhen e l’arrivo di Broja
“Il Napoli ci guadagnerebbe sicuramente per i 100 milioni, ma Broja ha bisogno di tempo. Lui è un calciatore di qualità e di grande talento, ma è meno smaliziato del nigeriano, nonostante ciò ha grandi potenzialità e può sicuramente diventare un grande giocatore. Se il Napoli deve puntare a vincere, non deve guardare ai soldi.”